Centro di raccolta sangue del ’’San Pio’’
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Per tutto il mese di dicembre, e fino a data da destinarsi, le giornate domenicali dedicate alla donazione del sangue nel «Centro fisso di raccolta» dell'ospedale San Pio di Castellaneta sono sospese per mancanza del numero minimo di prelievi previsto dal progetto regionale.
Tradotto in soldoni: durante le domeniche della donazione si raccolgono poche sacche di sangue (su base statistica triennale) e perciò per ora addio aperture straordinarie.
La decisione, adottata dal referente della struttura complessa del Servizio di «Immunoematologia e Medicina Trasfusionale» di Taranto, il dottor Giuliano D'Andria, ha mandato su tutte le furie il gruppo Fratres di Castellaneta, una delle associazioni più presenti sul territorio in termini di donazione del sangue: i volontari della città di Valentino, per far luce sulla vicenda e puntare a una rapida risoluzione del disservizio, avrebbero anche informato il sindaco di Castellaneta e coinvolto il commissario straordinario della Asl di Taranto Vito Gregorio Colacicco.
«Contestiamo fortemente questa decisione. Una scelta incomprensibile che punisce il nostro gruppo dopo anni di sacrifici e impegno costante» ha dichiarato l'associazione castellanetana presieduta da Ivan Palmisano.
«Sospendere le domeniche della donazione significherebbe portar via da Castellaneta almeno 15 donazioni a settimana. Sappiamo benissimo che per Asl e Regione servono almeno 25 donazioni a seduta ma troviamo assurdo punire l'unico gruppo operativo, il nostro, capace di rispondere presente ogni domenica ormai da anni, mentre altre associazioni latitano costantemente. Inoltre, si poteva rimandare questa triste decisione all'anno venturo, permettendo alla nostra associazione di completare in bellezza il suo anno sociale.
I nostri volontari impossibilitati a donare in settimana - ha spiegato Fratres Castellaneta - ora sceglieranno di non donare più o opteranno per pomeriggi monotematici, con orari più consoni alle loro esigenze, organizzati nei paesi limitrofi. Così facendo, la Fratres di Castellaneta, con un ospedale a km 0, perderebbe circa 150 donazioni all'anno.
Dopo anni di impegno e sacrificio per il prossimo, non siamo disposti a sottostare a questa decisione e ci faremo valere in ogni sede affinché si ripristini subito il consueto appuntamento con le domeniche della donazione».
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