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Storie del Mito: Impressioni di un bambino

1898, Alberto (sx) e Rodolfo (dx) ripresi in un importante studio fotografico tarantino 1898, Alberto (sx) e Rodolfo (dx) ripresi in un importante studio fotografico tarantino

In poche occasioni Valentino si sofferma a raccontarci qualche episodio della propria infanzia (a Castellaneta) e poi della propria adolescenza (a Taranto).

Qualcosa racconta ne Il mio Diario Privato quando il viaggio, da Campobasso a Taranto, lo porta verso la sua meta finale.

Ricordi fugaci e giudizi severi su una realtà (la provincia meridionale italiana) che dopo l’esperienza americana appariva lontana, arretrata e poco attraente.

Rimaneva però il richiamo delle proprie radici.

Rudy si lascia andare con il racconto di qualche episodio della propria vita in Italia ma anche raccontando le scene e le baruffe infantili, specialmente quelle vissute in compagnia di sua sorella Maria, bambina sempre complice: “Andavo di marachella in birbanteria e generalmente la coinvolgevo in tutte le mie imprese”.

Rievocando le avventatezze della sua infanzia e le irrequietezze della sua adolescenza Rudy non può ignorare il ricordo indelebile dell’affettuoso menage familiare.

Scrive ne “Il Mio Diario Privato di Rodolfo Valentino, tradotto e annotato da Renato Floris”, Vivace Edizioni, 2023: “C’era qualcosa di molto vicino e bello, molto caro e intimo tra mia madre e mio padre. Penso che sia stato uno degli autentici amori di questo mondo, uno dei più solidi amori coniugali che sia mai stato mio privilegio vedere. In effetti, se ho qualche ideale riguardo al matrimonio e all’unico, grande e duraturo amore (e l’ho), lo devo a quel primo esempio dell’esistenza di una realtà del genere”.

E ancora, ricordando la fierezza di sua madre: “Quando mio padre mancò mia madre si comportò come le donne spartane, senza lacrime e a schiena dritta. Dolore ne provava naturalmente. Ma nell’affrontare il suo dolore ho avuto la sensazione che fosse sostenuta da un qualcosa di profondo che nessuno conosceva. Una qualche segreta e bella consapevolezza dell’esistenza di un legame tra lei e mio padre che nemmeno la morte aveva il potere di recidere”.

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