
Il film girato in Puglia nel 2012 dalla regista Giorgia Farina, nomination al David di Donatello quale migliore regista esordiente del 2013.
Leggiamo alcune sue impressioni su Massafra, tratte da un’intervista concessa in occasione dell’uscita del film.
D. Che città hanno ospitato il set?
R. Tra i luoghi utilizzati c’è Massafra con la sua piazzetta: una location inedita usata forse solo nel Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Le scene ambientate nelle viuzze del paese e nella spiaggia sono state effettuate a Monopoli, il mare splendido è stato immortalato a Polignano a Mare. Sono tutte località racchiuse in un’area molto piccola, ci si sposta da una all’altra nel giro di un’ora e poco più.
D. Cosa ti ha colpito maggiormente di questa zona?
R. Sono posti bellissimi, con dei meravigliosi colori mediterranei, anche se quello che si vede sullo schermo è un luogo che non esiste, creato grazie all’incredibile lavoro di Tonino Zera.
D. Se potessi consigliare una sola meta, tra quelle che hai potuto conoscere, da far scoprire a un viaggiatore, quale sarebbe?
R. Massafra. Oltre a essere molto carina, si trova su un’altura e si arriva in questa piazzetta che sembra greca. Per raggiungerla si deve salire su per una scalinata dove sono salita insieme al mio scenografo. All’improvviso ci si trova di fronte a questa piazza bianca, con una chiesetta.
D. Cosa rende unico questo angolo di Massafra?
R. Sembra quasi il set per un film western! Ed è uno spazio molto ben tenuto perché gli abitanti ci tengono molto. E a pochi passi si trova anche il ristorante FalsoPepe dove si mangia veramente benissimo!
D. Per quanto riguarda gli abitanti, quali caratteristiche ti hanno conquistata?
R. La bellezza territoriale, la tradizione culinaria, il calore della gente. Uno degli aspetti che ho apprezzato di più è stata la piazzetta che ha permesso di incontrarci tutti, di fare in un certo senso “tribù”. In tanti ci hanno contattato anche dopo le riprese per chiederci quando saremmo tornati, non ci hanno mai visto in modo negativo e avevano una mentalità molto aperta e fresca nei confronti del mondo del cinema a cui non erano abituati.
D. C’è, invece, un piatto tipico che ti ha conquistata?
R. Amo la cucina! Apprezzo sempre le ricette tipiche; anche nell’esperienza pugliese ho avuto modo di gustare piatti locali come i meravigliosi antipastini, le cozze, alimento che prima di allora non avevo mai mangiato, le polpettine…
D. C’è un aspetto in particolare della cultura locale che ti affascina?
R. Mi sono molto appassionata alle processioni. Il film inizia proprio con un evento simile ed è un tipo di eventi molto sentito in Sicilia e anche in Puglia. Sono eventi carichi di simbolismo e che ben raccontano la cultura locale.
Grazie Giorgia.
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