
Il pm Marzia Castiglia ha disposto l'autopsia sul corpo di Vito Penna, il 55enne massafrese vittima di un incidente mortale sul lavoro.
Su quanto accaduto si è espressa anche Uil Taranto: «Chi esce di casa per lavorare deve avere la certezza di poterci tornare. La sicurezza sul lavoro è un diritto che va garantito con urgenza e responsabilità» si legge in una nota redatta dalla declinazione provinciale della confederazione sindacale italiana. «Ogni lavoratore che muore – ha aggiunto Uil Taranto - è una storia che si interrompe, è un vuoto lasciato in una famiglia, in un luogo di lavoro, in una comunità. Vogliamo dirlo con forza: queste morti non sono inevitabili, non sono il prezzo da pagare per produrre, per crescere, per competere. Sono il risultato di ritardi, di mancanze, di una cultura che ancora fatica a considerare la sicurezza un valore assoluto, e non un costo da contenere».
Vito Penna, come detto, aveva 55 anni. Lascia i suoi 3 figli, la sua compagna, due nipotini e i suoi parenti più cari. I suoi funerali saranno celebrati nei prossimi giorni ma tutto dipenderà dall'esito dell'esame autoptico. Attualmente la salma dell’uomo riposa nell’obitorio dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
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