
Tutela degli habitat, della flora e della fauna nell’area delle gravine dell’arco ionico tarantino; questo l’obiettivo del progetto, presentato dai comuni di Massafra (capofila), Crispiano e Statte, ed ammesso al finanziamento con fondi del POR-PUGLIA 2014-2020.
L'area delle gravine rappresenta un unicum a livello naturalistico con i suoi canyon e con una eterogeneità ambientale che la rendono particolarmente ricca di biodiversità e rifugio per numerose specie di flora e di fauna, le quali necessitano però di azioni di tutela e di interventi mirati per la conservazione e la valorizzazione.
La proposta progettuale annovera le seguenti azioni:
Azione 1 – Restocking della popolazione di testuggine di Hermann Testudo hermanni hermanni con individui detenuti in cattività
Azione 2 – Incremento delle popolazioni di rettili di interesse comunitario attraverso la costruzione di muretti a secco (STRALCIATA)
Azione 3 – Incremento della popolazione nidificante di grillaio Falco naumanni nelle colonie di Massafra e Crispiano e insediamento della colonia di Statte
Azione 4 – Realizzazione di stagni per la conservazione degli Anfibi
Azione 5 – Interventi per la conservazione dei Chirotteri
Azione 6 – Gestione di Ailanthus altissima
Azione 7 – Misure atte a favorire specie di insetti di interesse conservazionistico
Azione 8 – Azioni per la tutela del lupo appenninico Canis lupus italicus
Azione 9 - Conservazione in situ di entità della Flora vascolare pugliese di importanza conservazionistica nel SIC/ZPS "Area delle Gravine".
Un progetto, quindi, molto articolato, che mira a favorire il ripopolamento della fauna nell’area delle gravine, anche attraverso la realizzazione di habitat idonei, la conservazione della flora di interesse conservazionistico comunitario e l’eradicazione di specie invasive e dannose come l’ailanto.
Tale ultimo intervento, localizzato specificatamente nella gravina San Marco a Massafra, è ritenuto ormai indifferibile per l’estesa diffusione raggiunta dall’Ailanthus altissima, specie alloctona di grandi capacità riproduttiva che, in competizione con le specie locali (autoctone) prevale, provocando la distruzione degli habitat e la perdita di biodiversità.
Questa pianta ha invaso la gravina e rischia di provocare gravi danni alla stabilità del ponte Garibaldi, letteralmente preso d’assalto dalla folta vegetazione che si propaga senza sosta e ad alta densità, attaccando le pareti murarie e rocciose e mettendone la rischio la solidità, con pericolo di distacchi e cedimenti.
In particolare, l’eliminazione dell’ailanto sarà realizzata con tecniche ecocompatibili già efficacemente sperimentate in altre Aree Protette nazionali, attraverso l’uso di metodi meccanici e chimici localizzati, in relazione all’altezza delle piante e all’accessibilità del sito.
Per l’attuazione delle azioni di progetto, le figure professionali richieste di cui agli avvisi di selezione pubblicati sono il Coordinatore di Progetto (Project Manager) ed il Responsabile Scientifico.
Titoli di accesso per partecipare ai bandi sono rispettivamente la laurea in Ingegneria o Architettura e la laurea in Scienze della Natura o Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali. Le scadenze per l’invio della domanda da parte degli interessati sono l’11 settembre (Responsabile Scientifico) e il 18 settembre (Coordinatore di Progetto).
Tutte le informazioni sui bandi sono reperibili sul sito del Comune di Massafra ai seguenti link:
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