Consegnato zainetto simbolico dell’Ordine degli Avvocati
Sette giovani dottori in Giurisprudenza della Scuola Forense di Taranto e sei avvocati-tutor del Foro hanno ricevuto nella mattinata di ieri, nel tribunale del capoluogo ionico, uno zainetto simbolico dell’Ordine degli Avvocati contenente volumi giuridici. Il gesto, fortemente evocativo, è stato il modo scelto per premiare la loro partecipazione alla nona edizione del torneo nazionale di retorica forense “Scacco d’Atto”, svoltosi a giugno a Teramo.
A guidare la delegazione tarantina al torneo è stato Vincenzo Di Maggio, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, affiancato da Paola Donvito, presidente della Scuola Forense. I tutor che hanno affiancato i ragazzi nella preparazione sono stati Daniele D’Elia, Mario Esposito, Imma Caricasulo, Franz Renzullo, Giovanni Fiorino e Loredana Ruscigno.
Valerio Dodaro, Biagio Recchia, Francesco Sellitti, Cristian Pitino, Marco Brunetti, Giulia Mellone e Rossella Carucci sono stati gli allievi coinvolti: giovani praticanti che si stanno preparando all’esame di abilitazione forense e che a Teramo hanno difeso con orgoglio i colori del Foro di Taranto, conquistando il quinto posto su dodici squadre provenienti da tutta Italia.
Il torneo, ideato nel 2016 dallo stesso Di Maggio, prevede vere e proprie simulazioni di cause, sia in ambito civile che penale, disputate davanti a commissioni di avvocati esperti. A questa edizione hanno preso parte 60 giovani da 12 scuole forensi, per un totale di 66 dispute tra civile e penale.
Durante la cerimonia svoltasi nell’aula Miro del tribunale di Taranto, è stato proiettato un video-racconto dell’esperienza a Teramo. Di Maggio ha rivolto parole di elogio sia ai tutor che ai partecipanti:
«Questi giovani dottori sono stati bravissimi, motivati, preparati ed abili, pronti a raccogliere le numerose sfide che la nostra professione ci pone».
Il presidente ha inoltre annunciato che la prossima edizione del torneo, la decima, si terrà proprio a Taranto, città in cui il progetto è nato dieci anni fa.
Un ritorno alle origini, dunque, per una manifestazione che punta a valorizzare le competenze oratorie e giuridiche dei futuri avvocati italiani.
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