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Sospensione estiva dei ricoveri in Pediatria, i sindaci: «Noi pronti a tutto, no alle prese in giro»

Si sono ritrovati tutti attorno ad un unico tavolo, accompagnati anche dai consiglieri regionali Mazzarano e Galante.

Gugliotti, Borracci, Barulli, Parisi, Lasigna e Lopane (Quarto era assente giustificato), hanno fatto fronte comune, abbandonando per un giorno stemmi, stelle e tessere di partito. Compatti, a difesa dell'ospedale San Pio di Castellaneta che in queste ore avverte prepotentemente la paura di perdere il suo Punto Nascita, la Pediatria e di vedere ridimensionato il reparto di Ginecologia-Ostetricia.

Tutto ruota attorno a due fattori: la carenza di medici pediatri e il numero delle nascite, che a Castellaneta si attesterebbe sotto la media minima annuale dei 500 parti, indicata dalla Asl.

Gugliotti, nella doppia veste di sindaco di Castellaneta e presidente della Provincia di Taranto, ha aperto e chiuso i lavori da padrone di casa, esprimendosi più volte con veemenza, toni coloriti e senza mandarla a dire. Nel mirino, ovviamente, i vertici della Asl tarantina che non metterebbe Castellaneta ed il suo ospedale di primo livello, nelle condizioni di raggiungere standard direttamente proporzionali alle sue potenzialità.

Ma veniamo alla notizia, dolorosa ed ufficiale: a partire dal 1 luglio e fino al 30 settembre prossimo, a causa di un generale piano estivo redatto dalla Asl, per carenza di medici, il reparto di Pediatria di Castellaneta (che al momento, come ha sottolineato Mazzarano può contare solo su 2 delle 5 unità mediche a disposizione) non accetterà più ricoveri. Resterà comunque aperto per garantire cure ed assistenza ai nuovi nascituri.

Soluzione temporanea ma assolutamente non sufficiente: «Ho imparato che in Italia, il temporaneo diventa facilmente definitivo», sono state le parole di un Gugliotti inviperito e seguito a ruota dai suoi colleghi.

Interventi per tutti, qualche voce fuori dal coro, qualche ammonizione comprensibile, ma un messaggio è passato assolutamente chiaro: i sindaci, che già dalla prossima settimana convocheranno un tavolo tecnico, aperto anche ad associazioni e comitati, con i vertici della Asl, non arretreranno di un solo centimetro e sono pronti anche ad incatenarsi ai cancelli del San Pio di Castellaneta.

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