Tribunale di TarantoGiovedì mattina è iniziato il processo, a carico di tredici imputati tra cui anche il sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti e diversi dirigenti comunali, relativo a due vecchie società di riscossione dei tributi.
La notizia è che a richiedere di costituirsi parte civile non è stato l'ente di piazza Principe di Napoli, bensì due consiglieri di opposizione, Gianni Di Pippa ed Agostino De Bellis, e l'ex sindaco Rocco Loreto.
«Ho deciso di costituirmi parte civile - spiega Di Pippa in video chat - in sostituzione del Comune vista l'inerzia dello stesso. Ancora una volta, e per me rappresenta un grave errore politico, il Comune ha deciso di non costituirsi, così come accadde in occasione del processo "Avvenire".
Secondo l'impianto accusatorio - ha evidenziato il segretario cittadino Dem -, la Cerin prima e la Tributi Service poi si sarebbero impossessate di 268mila euro appartenenti al Comune, senza che lo stesso, almeno sino al 2016, adottasse alcuna iniziativa sebbene vi fossero verificate le condizioni per la risoluzione del contratto di concessione per grave inadempimento.
Le accuse di abuso d'ufficio e falso si sarebbero concretizzate per gli anni 2012, 2013 e 2014 quando il Comune non avrebbe riconosciuto i debiti fuori bilancio in questione, approvando poi bilanci di previsione non corrispondenti alla reale situazione che non prevedeva proprio quei debiti fuori bilancio.
La costituzione di parte civile - ammonisce Di Pippa - dovrebbe essere una responsabilità morale e giuridica dell'ente Comune a prescindere dalla responsabilità penale degli imputati, tutta da accertare nel processo.
Un processo come quello che si appresta ad essere celebrato che, per la gravità dei fatti e delle imputazioni, merita la costituzione di parte civile dal parte del nostro Comune a tutela degli interessi dell'intera comunità cittadina».
Sulle richieste di De Bellis, Loreto e Di Pippa, il giudice per le udienze preliminari deciderà il 23 gennaio prossimo.
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