Come se non bastassero le gelate e il maltempo estivo, anche gli animali selvatici complicano la vita degli agricoltori pugliesi. Accade dalle nostre parti, dove le colture vengono devastate puntualmente da lupi e cinghiali
È questo il motivo che ha spinto l'azienda agricola Clemente di Castellaneta a portare il caso in tribunale, e i giudici di Taranto hanno emesso una sentenza destinata a fare giurisprudenza.
Infatti, il giudice Italo Federici della Terza Sezione Civile ha condannato la Provincia e la Regione a risarcire gli imprenditori, assistiti dall'avvocato Giuseppe Clemente, con interessi e spese legali, per un importo di circa 50mila euro.
Gli Enti, infatti, sono tenuti a vigilare sulle attività di ripopolamento faunistico nei propri territori. Tuttavia, entrambi (Provincia e Regione Puglia) sarebbero stati inadempienti in tal senso.
La situazione di gruppi di cinghiali, spesso stanziali sul territorio delle aziende, che scorrazzano per la campagne, distruggendo i raccolti, era stata già segnalata mesi fa da Cia "Due Mari", che aveva presentato un dossier per evidenziare i danni causati da branchi di cinghiali sempre più numerosi e famelici a Castellaneta e dintorni.
Andrea Carbotti
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