news ed eventi CIA

Covid-19: dalla Asl di Taranto i dati di casi e decessi dei comuni della provincia

I sanitari della Asl di Taranto I sanitari della Asl di Taranto

L’ultimo rapporto, redatto dalla Struttura di Epidemiologia e Statistica dell’Asl di Taranto il 20 maggio, «conferma il basso livello di incidenza dei contagi e della mortalità in provincia di Taranto rispetto al dato medio pugliese e a quello nazionale».

Lo sottolinea l’Azienda sanitaria locale, spiegando che il tasso di positività rispetto alla popolazione per la provincia di Taranto è di 4,8 su 10.000 rispetto ai 10,9 della Puglia e ai 37,7 dell’Italia. Il tasso di positività della provincia di Taranto, pertanto, è il più basso tra le province pugliesi.

Analogamente, il tasso di mortalità per Covid è pari a 0,5 su 10.000 abitanti rispetto all’1,2 della Puglia e al 5,3 dell’Italia.
Ad oggi, in provincia di Taranto sono 276 i casi confermati di positività al Coronavirus.

«Sicuramente un dato importante per la nostra provincia, oltre al basso numero dei positivi, è l’alta percentuale dei guariti – commenta il dott. Michele Conversano, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Taranto – Oltre il 60% dei soggetti che sono stati contagiati dal virus sono ormai guariti, quindi abbiamo soltanto 83 persone ancora positive al virus, di cui poche ricoverate e la maggior parte già in isolamento domiciliare. Aver identificato precocemente i casi e averli isolati insieme ai contatti stretti è stata sicuramente una delle cose che ci hanno avvantaggiato nel poter tenere sotto controllo il contagio nella nostra provincia. Ma non è finita qui, anzi, dobbiamo continuare».

«Qui a Taranto, anche se non previsto, - prosegue il dott. Conversano - abbiamo posto in sorveglianza domiciliare tutte le persone arrivate dalle altre regioni. In questo modo, ad esempio, abbiamo individuato il caso di una persona proveniente da Milano che si è rivelata positiva: era asintomatica ma, grazie al monitoraggio, ha rivelato di avere avuto contatti con la nuora risultata positiva. L’abbiamo posta in isolamento, così come abbiamo fatto con i vigili urbani che erano entrati in contatto con lei. Anche a loro abbiamo fatto il tampone e, fortunatamente, sono risultati negativi».

«Questa è una attività che dobbiamo continuare: se è vero, come crediamo che sia, che il virus sta circolando meno, diventa ancora più importante identificare precocemente tutti i casi sospetti e fare il tampone. Per questo, grazie a tre squadre di infermiere, abbiamo aumentato la nostra capacità di fare tamponi a domicilio e presso le strutture di Martina Franca e Massafra.

È importante – conclude il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Taranto - la collaborazione con i medici di medicina generale per la segnalazione dei sintomi sospetti. In quei casi, dobbiamo attivarci, fare il tampone e, in caso di positività, bloccare tutti i contatti stretti. E se, finché eravamo in lockdown, ciò significava piccoli numeri, ora potrebbe voler dire individuare molti più contatti e, pertanto, l’azione di contact tracing che è l’azione che ha contraddistinto la nostra regione, deve continuare e rafforzarsi sempre di più».

Ci vorrà tempo per approfondire ulteriormente le cause di questo “positivo” andamento dell’emergenza Covid-19 in una provincia come quella tarantina, altamente soggetta a rischio ambientale e con pochissime strutture sanitarie sul territorio. Per ora accontentiamoci della “positività” dei dati, che non era affatto scontata.

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - ven 5 aprile

Nell'istituto Viola di Taranto, una giornata di gioia, apprendimento ...

La Redazione - sab 6 aprile

Questa mattina, nella sede del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti a ...

La Redazione - lun 8 aprile

«Le Asl evitino di procedere nei confronti ...