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Degrado e violenza nel centro storico di Massafra: la Lega insorge

Centro storico di Massafra Centro storico di Massafra

«Il centro storico di Massafra, e non me ne voglia nessuno, è ormai in balia degli immigrati, clandestini o regolari non lo sappiamo.
Inorridisco all'idea che per l'ennesima volta qualcuno vorrà parlare di valorizzazione del nostro borgo antico nella sua campagna elettorale».

Roberto Giovinazzi perde le staffe ed affida ad un comunicato stampa il suo disappunto circa lo stato attuale del centro storico di Massafra, a poche settimane dalle elezioni che rinnoveranno il consiglio comunale.

Il segretario cittadino della Lega senza mezzi termini ha affermato che il centro storico, 5 anni fa cavallo di battaglia della coalizione Quarto, è completamente abbandonato a se stesso.

«Quando si parla di rivalutazione del centro storico - chiede Giovinazzi - si immaginano i problemi da risolvere? Il nostro centro storico può essere appetibile? Può invogliare ad investire? Presumo proprio di no. Basti pensare all’assenza di infrastrutture.

Inoltre, ci sono novità circa il famoso censimento che l'attuale amministrazione doveva effettuare?».

Le domande che il segretario pone sono numerose, molte delle quali ruotano intorno al fenomeno dell'immigrazione: «Chi risiede nelle abitazioni del centro storico? Quanti hanno un contratto regolare?

Il centro storico di Massafra, è giusto ricordarlo, negli ultimi periodi ha registrato più di qualche episodio di violenza. Se non si prendono provvedimenti continuerà ad essere sempre più isolato ed abbandonato.

Invece, quello di Massafra è un centro storico bellissimo, invidiato da tutti, ma che non abbiamo mai saputo valorizzare. Attenzione, nulla contro nessuno, ma se si vuole davvero aiutare gli immigrati regolari, questi devono essere realmente integrati e non abbandonati al loro destino. Gli immigrati e stranieri sono spesso sfruttati e tenuti ammassati negli spazi concessi, niente di più offensivo ci può essere parlando di integrazione ed accoglienza. Inoltre, spesso le condizioni basilari di vivibilità vengono sostenute dal senso di solidarietà dei cittadini massafresi nei rapporti di vicinato o dalle parrocchie e nulla o poco viene fatto dalle istituzioni.

Tempo addietro, come gruppo cittadino della Lega, abbiamo scritto al prefetto e al sindaco per conoscere il numero degli immigrati che risiedono a Massafra, e se vi sono immigrati clandestini, ma non abbiamo mai avuto risposta, oltre alla interpellanza discussa in Consiglio dal nostro consigliere Antonio Tramonte, a cui il sindaco ha dato solo risposta parziale e non puntuale, come da lui stesso precisato.

In questi giorni - la chiosa della Lega - riscriveremo al sindaco, al prefetto e al comandante della stazione dei carabinieri, affinché inizino a verificare la reale situazione del nostro centro storico».


 

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