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Il Comune di Massafra cerca penalista, FdI: «Chiediamo l'immediata revoca della delibera»

La delibera di giunta comunale La delibera di giunta comunale

«A Massafra aleggia e preoccupa lo spettro della censura, la giunta guidata dal sindaco Quarto si pensava avesse già toccato il fondo ma mai e poi mai avremmo potuto immaginare che potesse sprofondare oltremodo».

Così esordiscono, in una nota, i portavoce cittadini della sezione di Massafra di Fratelli d'Italia Domenico Miccolis e Salvatore Ricci dopo aver appreso che il Comune di Massafra ha demandato al dirigente responsabile della 1^ ripartizione di individuare un avvocato penalista per la tutela dell'immagine e dell'onorabilità dell'ente comunale e dei suoi organi istituzionali (clicca qui per rileggere la notizia).

«Ormai è inarrestabile - continua il coordinamento cittadino di FdI - e sempre più evidente il continuo sbandare della macchina amministrativa, priva di controllo e trasparenza, tanto da riuscire a stupire la cittadinanza con "effetti speciali" e partorire una strana delibera, chiaramente dettata più che altro dal timore di una imminente campagna elettorale, dove gli attuali amministratori saranno chiamati a dare concrete risposte su un quinquennio che sarà ricordato tra i più fallimentari e statici che la storia della nostra città possa annoverare.

Vogliamo ricordare, qualora fosse sfuggito, al sindaco Quarto, alla sua giunta ed alla maggioranza consiliare che ancora incredibilmente lo sostiene, che la legge fondamentale dello Stato, ovvero la Costituzione, già dalla sua entrata in vigore nel lontano 1948 e precisamente all’art. 21 ha bandito ogni forma di censura, riconoscendo il sacrosanto diritto ad ognuno di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. Vien da se che chiunque nel manifestare e nell'esprimere le proprie opinioni deve farlo nel rispetto della legge, pertanto qualora ciò non dovesse accadere, si rammenta che esiste sempre una forma di tutela che prende il nome di querela, all'occorrenza da proporre e depositare nelle opportune sedi, ma non di certo a spese della collettività, che soprattutto in questo triste ed eccezionale periodo si aspetta ben altri tipi di delibere da una amministrazione che possa definirsi attenta e coscienziosa.

Siamo di fronte ad un vero e proprio atto che oseremmo addirittura definire arrogante ed aggressivo, se non addirittura quasi intimidatorio, una sorta di "grande fratello" che vigila e controlla l’operato di ogni singolo cittadino ponendolo di fatto in una situazione di soggezione psicologica assolutamente censurabile.

Pertanto nel concludere, il coordinamento cittadino di Fdi, alla luce di quanto suddetto, chiede la immediata revoca della delibera».

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