
Il consigliere comunale Leonardo Rubino che già nei mesi scorsi era intervenuto nelle questioni inerenti le prospettive poco incoraggianti del liceo classico "Flacco" di Castellaneta, interviene nuovamente sulla faccenda alla luce delle ultime notizie giunte direttamente dalla Regione Puglia.
A fine 2015 il Liceo “Orazio Flacco” aveva presentato istanza alla Regione per l’istituzione a Castellaneta di una sezione del Liceo Scientifico. La domanda era stata formulata tenendo conto delle indicazioni della Giunta regionale e della domanda formativa - di entità apprezzabile - di studenti di Castellaneta attualmente indirizzata verso Laterza (Lic. G.B. Vico) e Gioia del Colle (Lic. Ricciotto Canudo).
Purtroppo la suddetta richiesta non aveva avuto esito positivo. Per superare questa lacuna e permettere un esame oggettivo e attento della situazione in loco, per ben due volte (febbraio e ottobre 2016) con mio notevole impegno personale ho organizzato incontri a Castellaneta con l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione Sebastiano Leo presso la sede del “Flacco”. In tali occasioni l’Assessore Leo aveva assicurato la massima disponibilità per l’esame della richiesta e l’impegno per una positiva valutazione della stessa.
Poco prima della preparazione della delibera della Giunta regionale sulla riorganizzazione della rete scolastica regionale, ho ripetutamente contattato l’Assessore regionale Leo e fatto una scoperta incredibile: dal Liceo “Flacco” di Castellaneta non era pervenuta alcuna richiesta in Regione.
Pensando a un disguido, ho insistito perché fosse rintracciata la richiesta, ma l’Assessore Leo mi ribadiva nuovamente che nessuna richiesta era pervenuta dal Liceo “Flacco”. Contattata, la dirigente pro-tempore del “Flacco” ammetteva che aveva deciso di non inoltrare alcuna richiesta in Regione, annullando così tutta l’iniziativa svolta da quasi un anno per una positiva soluzione della questione Liceo Scientifico a Castellaneta.
Una decisione a mio parere assurda, inquietante e densa di pericoli per la stessa esistenza del Liceo di Castellaneta; una decisione peraltro assunta senza neppure convocare né il collegio dei docenti, nè il Consiglio d’istituto!
Una decisione solitaria e personale (???) di una dirigente a tempo (di passaggio, quindi) che va a incidere sul futuro (minando le stesse possibilità di uno sviluppo futuro) di una scuola presente sul territorio sin dall’anno scolastico 1969-70 e autonoma dal 1980.
Cinquant’anni circa che hanno segnato in modo positivamente indelebile la storia di diverse generazioni di studenti, famiglie, docenti e personale non docente rischiano ora di essere distrutti e annullati.
Non posso infine sottrarmi a una domanda che, investendo il “Flacco” è d’obbligo porre in latino: cui prodest «a chi giova?» (tratta dal passo della Medea di Seneca: cui prodest scelus, is fecit «il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova»?). Va infatti annotato che, in conseguenza della mancata istanza alla Regione, in caso di sottodimensionamento del “Flacco”, chi attualmente lo dirige risulterebbe “perdente posto” e, quindi, trasferita con precedenza assoluta (laddove desidera?).
Non occorrerà molto tempo per verificare la fondatezza di questo dubbio, specie se alla perdita del posto si sommerà lo smembramento del “Flacco”, con l’attrazione del classico verso il “Vico” di Laterza e l’aggregazione del tecnico industriale e del professionale “Archimede” verso l’istituto professionale per il Commercio e i servizi alberghieri operante in Castellaneta.
Sarebbe in questo caso un missile a testata multipla, innescato per conseguire contemporaneamente tre micidiali e contestuali obiettivi.
Comunicato stampa Leonardo Rubino
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui