
Studenti del corso di laurea magistrale “Sustainable Food Systems” (Sistemi Alimentari Sostenibili) del dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, tra loro anche stranieri, europei e non, con tre docenti sono venuti a Castellaneta Marina per visitare e conoscere Masseria Fruttirossi.
L’innovativo programma di studio Sustainable Food System, che fa parte del progetto Department of Excellence dell'università napoletana, esplora le complessità della sostenibilità attraverso la lente di uno sviluppo efficace di strategie per un futuro più verde.
L’azienda Masseria Fruttirossi, il principale produttore italiano di melagrana, è stata scelta dall’Università Federico II di Napoli in quanto esempio di realtà agricola e industriale i cui processi sono organizzati sulla base dei principi della sostenibilità ambientale e della economia circolare.
La visita è iniziata con un briefing tenuto dai due giovani tecnologi alimentari tarantini dell’azienda: Masseria Fruttirossi assume e forma personale del territorio per una precisa scelta etica.
Nel briefing sono stati illustrati agli ospiti i disciplinari agronomici applicati nelle piantagioni e i processi produttivi dello stabilimento di trasformazione e confezionamento, ubicato tra i campi dell’azienda, 400 ettari di proprietà.
Questa filiera cortissima dell’azienda ha impressionato gli ospiti, sorpresi anche dall’apprendere che gli scarti di produzione – principalmente bucce di melagrana – a Masseria Fruttirossi vengono immessi in un impianto di lombricompostaggio in cui vengono assimilati da lombrichi che, così facendo, producono humus utilizzato nei campi come fertilizzante naturale al posto di quello chimico, un virtuoso esempio di economia circolare.
È seguita una visita allo stabilimento in cui milioni e milioni di melagrane vengono selezionate per la commercializzazione come frutto fresco o per la trasformazione in vaschette di arilli, la cosiddetta “quarta gamma”, e in succhi Lome Super Fruit, tutti 100% frutta spremuta a freddo senza l’aggiunta di coloranti, zuccheri o conservanti.
Gli ospiti e i docenti hanno voluto approfondire tutti gli impianti hi tech che in molti casi sono stati appositamente realizzati da ditte italiane per la lavorazione delle melagrane, in quanto Masseria Fruttirossi è l’unica azienda italiana con enormi volumi di melagrana, l’ultimo raccolto è stato di 71mila quintali.
La visita ha rappresentato l’inizio di una collaborazione tra il dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, importante ateneo che ha numerosi progetti per l’innovazione nell’agroalimentare, ai quali Masseria Fruttirossi ha mostrato un particolare interesse.
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