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Al Lumen Gentium confronto tra chiesa, scuola, famiglia ed enti territoriali

L'incontro L'incontro

Ieri mattina,  nel centro pastorale Lumen Gentium di Castellaneta, si è tenuto un importante appuntamento organizzato dall’Ufficio diocesano “Educazione, Scuola e Università”, diretto da don Michele Quaranta. Un evento che ha registrato l’ampia partecipazione di quanti, a vario titolo, sono stati messi allo stesso tavolo di confronto e di progettazione per tessere una rete educativa e di supporto a vantaggio dei ragazzi e dei giovani in età scolare.

L’incontro è stato fortemente voluto dal vescovo della diocesi di Castellaneta monsignor Sabino Iannuzzi e positivamente accolto dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Taranto Vito Alfonso, nonché dalla totalità dei dirigenti scolastici dei comuni dell’area occidentale della Provincia e dai rappresentati degli enti locali, tra cui il sindaco di Palagiano Domiziano Lasigna e quello di Massafra, rappresentato dall’assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche sociali Maria Rosaria Guglielmi.

Il vescovo ha motivato l’incontro con queste parole: «Sin dal mio arrivo in diocesi ho immediatamente recepito l’urgenza di fare quadrato a supporto del mondo giovanile, e di esprimere una effettiva ed efficace prossimità con la famiglia, la scuola e gli enti territoriali, declinate in termini di educazione, formazione e soprattutto di cura dei fanciulli, degli adolescenti e dei giovani affidati alla premurosa responsabilità di tutti noi».

Don Michele ha poi moderato i molti interventi venuti da tutti i presenti, che hanno messo a fuoco la pluralità delle criticità che il mondo della Scuola oggi constata: dal quello delle fragilità sociali e psicologiche (spesso causate dai disagi ambientali e dalla condizione socio-economica in cui gli studenti vivono), al tema dell’abbandono e della dispersione, a quello dell’alienazione virtuale, dell’isolamento, della depressione e della conflittualità giovanile, secondo le statistiche in continuo aumento perché probabilmente alimentata non solo dall’uso errato dei social network, ma anche dal vuoto educativo che si registra in alcune famiglie e contesti di vita.

Non è stato neppure trascurato il tema della differenza etnica, culturale e religiosa nelle scuole, in costante aumento a motivo del fenomeno immigratorio.

Al temine dell’appuntamento, monsignor Iannuzzi ha assicurato che la preziosa condivisione, utile a conoscere ed analizzare i fenomeni rappresentati, avrebbe avuto un seguito di risposte mette in campo attraverso un necessario sodalizio educativo, che attende anche allo spirito di quell’itinerario sinodale che il papa ha fortemente voluto e intrapreso con tutta la chiesa con l’intento di mettersi in ascolto della realtà del nostro tempo e capire come rispondere meglio alle attese di bene presenti in essa, ma anche come farsi carico delle ferite, delle fatiche, dei dubbi e delle incomprensioni che rendono non sempre facile il dialogo della comunità ecclesiale con la società e le culture contemporanee.

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