
Nonostante il Covid, a Mottola si respira aria natalizia: l'amministrazione comunale non ha voluto rinunciare, per quanto possibile, a luci scintillanti e addobbi di Natale, che spesso coincidono con la magia delle feste, decorando la città dalla testa ai piedi.
Dal basso, la collina ai piedi della Murgia ricorda un presepe, che attraversa le piazze e le strade della città da parte a parte, fino a trasformarla in una nuova Betlemme. Si tratta di una similitudine riciclata, ma fa bene ricordarla.
A cominciare dall'ingresso del paese, dove ai piedi di una rotatoria c'è la scritta gigante col nome di Mottola, anche il resto delle arterie principali è un tripudio di luci e colori, installate dalla ditta Memmola di Francavilla Fontana.
Inoltre, un grande albero di Natale si è acceso in piazza XX Settembre, dove fa ombra al municipio, per non parlare della stella cometa che sfolgora aggrappata alla "rotonda", visibile fin dai paesi limitrofi.
Qualche mottolese si è concesso a facili entusiasmi parlando di "decorazione più bella degli ultimi 30 anni", qualcun altro ha chiesto al sindaco di rendere permanente il nome del paese in viale Jonio, perchè un pizzico di sano campanilismo non guasta...
Tutto molto bello, sulla carta. Ma nei fatti quanto è costato? Ci son voluti 20 mila euro, stessa somma dell'anno scorso per le decorazioni luminarie, nonostante le numerose difficoltà e restrizioni imposte dalla pandemia, che, oltre alla crisi economica, determina la chiusura di ristoranti e pub.
Non sarà un Natale come gli altri, è chiaro, ma le luminarie piacciono a tutti e favoriscono un clima di emozioni positive, di cui in questo momento storico si ha certamente tanto bisogno.
Andrea Carbotti
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