
Stanotte, i carabinieri della stazione di Marina di Ginosa hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di circa 30 anni, presunto responsabile di rapina impropria ai danni di un 50enne.
I fatti si sono verificati all’interno di un deposito industriale di quel comune, dove l’uomo si sarebbe introdotto verosimilmente con l’intento di asportare materiali di valore. Nello specifico, approfittando dell’oscurità, l’uomo si sarebbe impossessato di alcune batterie per autocarri e di altri componenti meccanici, ma è stato sorpreso dal proprietario della struttura.
Colto sul fatto, il presunto ladro, per assicurarsi la fuga, avrebbe ingaggiato una colluttazione con il proprietario, spintonandolo a terra e procurandogli delle lesioni alla gamba. Subito dopo si è dato alla fuga a piedi, abbandonando parte della refurtiva sul posto.
La vittima, nonostante lo spavento e le ferite riportate, ha contattato immediatamente il numero di emergenza 112, fornendo ai militari dell’Arma intervenuti tempestivamente una descrizione dettagliata dell’aggressore e consegnando le immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza dell’area.
Grazie all’attività di ricerca avviata nell’immediatezza, i carabinieri sono riusciti a intercettare l’uomo durante la sua fuga a piedi. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di uno zaino contenente vari arnesi da scasso presumibilmente utilizzati per forzare gli accessi del deposito.
Contestualmente, nei pressi del cancello di ingresso della struttura, i militari hanno individuato un’autovettura con il portellone posteriore aperto, utilizzata dal presunto responsabile per commettere il reato. Gli accertamenti svolti nell’immediatezza hanno permesso di appurare che il veicolo era stato rubato pochi giorni prima nel comune di Taranto ed è stato successivamente restituito al legittimo proprietario.
L’intero materiale rinvenuto, insieme agli strumenti di effrazione, è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti tecnici. La vittima, dopo le prime cure prestate sul posto dai sanitari del 118, non ha riportato gravi conseguenze.
L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato condotto agli arresti domiciliari.
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