
Una doccia fredda per l'Amministrazione comunale. È la sentenza della Corte Costituzionale con la quale è stato dichiarato illegittimo il "Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva".
A quelle risorse, infatti, la Giunta Gugliotti aveva chiesto di accedere tramite due progetti di ristrutturazione: uno per il campo sprotivo "De Bellis", il secondo per il palazzetto dello sport di via Aldo Moro. Ne parlammo a giugno scorso, descrivendo il delicato passaggio amministrativo che aveva comportato lo spezzettamento di un mutuo contratto in precedenza per poter cofinanziare i due interventi.
L'operazione, infatti, mise in ballo le risorse ottenute dall'Istituto di Credito Sportivo per finanziare la realizzazione del manto sintetico del "De Bellis": 500mila euro, divisi all'incirca a metà per supportare le ristrutturazioni dei due impianti. Il bando per accedere al fondo, infatti, prevedeva un punteggio maggiore in funzione delle percentuali di partecipazione economica degli enti.
Con la pronuncia della suprema corte, però, gli oltre 10mila progetti presentati (che ambivano a spartirsi una "fettina" dei 18 milioni previsti inizialmente dal fondo, poi saliti a 23) finiranno per essere carta straccia; almeno fin quando il ministero e il dipartimento per lo sport non decideranno di intervenire a sostegno dell'impiantistica e della pratica sportiva con strumenti nuovi (intenzione espressa chiaramente in una nota pubblicata sul sito istituzionale sportgoverno.it).
Tornando a Castellaneta, invece, bisognerà capire se l'Amministrazione tornerà indietro e utilizzerà il mutuo esclusivamente per il "De Bellis" oppure aspetterà buone nuove dal Governo, per tornare a coltivare il sogno di due impianti ristrutturati al prezzo di uno.
Francesco Tanzarella
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