
A Massafra, il partito Democrazia Cristiana con Rotondi ha chiesto chiarimenti all’amministrazione comunale sulla gestione della Casa del Parco, la nuova struttura in fase di completamento sulla gravina Madonna della Scala.
Il progetto, spiegano, è finanziato con 350.000 euro dal GAL “Luoghi del Mito e delle Gravine” e si basa su un immobile concesso in comodato gratuito che scadrà nel 2030, tra cinque anni.
Come abbiamo appreso ieri, la Casa del Parco sta per diventare realtà. Il progetto fu avviato nel 2020 su iniziativa dell’allora sindaco Fabrizio Quarto e sviluppato con la collaborazione dell’architetta Maristella Maraglino e della società Amastuola, proprietaria del bene. L’iniziativa è interamente finanziata attraverso i fondi pubblici del GAL, nell’ambito del programma “Gravine in rete: dalle reti di interesse alle reti di comunità”.
La struttura, situata al di sopra del santuario Madonna della Scala, ospiterà un centro di accoglienza e informazione, spazi per attività culturali, formative e di promozione del territorio.
In una nota firmata da Teresa Errico e Tony Miola, il DCR esprime apprezzamento per l’iniziativa, ma segnala un possibile rischio legato alla durata del contratto di comodato dell’immobile. «Senza una proroga o un nuovo accordo – scrivono – l’edificio potrebbe non restare nella disponibilità del Comune dopo il 2030, con il rischio di vanificare l’investimento pubblico».
Il partito chiede di sapere se siano stati avviati atti formali per il rinnovo o l’acquisizione dell’immobile, oppure per individuare soluzioni alternative in caso di mancata proroga.
Il DCR invita l’amministrazione a garantire trasparenza e tutela delle risorse pubbliche, affinché la Casa del Parco possa continuare a essere un punto di riferimento per la comunità anche oltre la scadenza del comodato.
«La buona politica – concludono Errico e Miola – è quella che costruisce, ma anche quella che controlla, protegge e assicura trasparenza in ogni fase».
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