
Mercato immobiliare in evidente sofferenza, con prezzo delle case in ribasso e vertiginoso calo delle compravendite: è questo l'inesorabile verdetto frutto della ricognizione sull'intero territorio nazionale. Un trend riscontrabile non solo nei capoluoghi di provincia e nelle metropoli ma anche, e soprattutto, nei piccoli centri dello Stivale.
LE CAUSE: CRISI E DISOCCUPAZIONE
Le cause sono da ricercarsi nell'inasprimento del sistema bancario, nella reale difficoltà a deliberare pratiche di mutuo, oltre al generale peggioramento del quadro economico, tra disoccupazione dilagante e incertezza lavorativa, soprattutto nelle fasce giovanili. Un passo fondamentale come l'acquisto un immobile necessità di ritrovata certezza e soprattutto di fiducia nei confronti della situazione economica; il ribasso dei prezzi si rende necessario, soprattutto dove l'offerta aumenta, ma la domanda resta pressocchè identica: i venditori, infatti, si stanno rendendo conto del deciso mutamento del mercato rispetto ad alcuni anni fa e ribassare le proprie pretese rappresenta un atto dovuto, se si vuole evitare che il proprio immobile rimanga invenduto per diversi anni.
ACQUISTI GIÙ, AFFITTI SÙ
Chi acquista, poi, generalmente lo fa per assicurarsi la prima (e unica) casa ed è difficile assistere ad una corsa affrettata verso l'investimento; quei pochi che possono permettersi di farlo, invece, assumono un atteggiamento più guardingo e prudente. Se il calo delle vendite è tangibile, discorso inverso per il mercato delle locazioni: coloro che non possono acquistare, o hanno serie difficoltà ad accedere ad un mutuo, sono costretti a ripiegare sull'affitto, abbandonando il sogno di una casa di proprietà.
Dopo un 2012 decisamente disastroso, la prima metà del 2013 fa intravedere timidi segnali di risveglio, anche se la svolta appare ancora lontana: l'avvento dell'Imu ha interessato maggiormente il mercato delle seconde abitazioni e coloro che sono possessori di più unità immobiliari hanno deciso di disfarsene, o quantomeno di metterle in vendita.
SENZA PUG SI "ESPATRIA"
Anche Castellaneta ed il suo territorio non sono certo esenti dal "problema casa": un settore che necessariamente deve sbloccarsi se si vuole evitare un esodo in massa dalla "città del mito". Il tanto sbandierato Pug ancora non arriva, i cantieri non sorgono e pertanto sono numerosi i castellanetani che hanno deciso di "espatriare" nei vicini centri di Palagianello, Massafra o Gioia del Colle, dove abbondano gli appartamenti di nuova costruzione e dove si può contare su di una ampia scelta, tra il nuovo e l'usato.
CASE VECCHIE E COSTOSE
Chi decide di restare nella città di Valentino è costretto a "rifugiarsi" solamente nelle abitazioni usate, il più delle volte in cattivo stato di manutenzione, in stabili di circa 30/40 anni fa, spesso privi di ascensore e autorimessa, con una quotazione di mercato che in media si aggira tra gli 800 e i 1200 euro al metro quadro, preferibilmente nelle zone di via San Francesco, dell'anfiteatro comunale e di via San Martino.
IL "CASO" CENTRO STORICO
Segnali incoraggianti, invece, giungono dal caratteristico centro storico della città valentiniana: si è verificato e si sta verificando un incremento della domanda di abitazioni indipendenti, infatti, e basta aggirarsi nei vicoli del "paese vecchio" per rendersene conto. La vita, in quella zona di Castellaneta appare più vivace e dinamica rispetto al passato recente, anche grazie all'apertura di alcune attività commerciali.
Sono parecchi i compratori che optano per una dimora all'ombra della Cattedrale, con prezzi decisamente più accessibili alle tasche del popolo castellanetano: per acquistare un immobile in quella fetta di paese, le quotazioni di mercato oscillano tra i 400 ed i 600 euro al metro quadro (quotazioni che possono raggiungere anche il picco di 800 euro nel caso in cui le condizioni generali siano già ottime, internamente ed esternamente). I punti maggiormente gettonati sono l'inizio di via Marina, corso Vittorio Emanuele e via Carrare, o le viuzze nei pressi di piazza De Martino (zona cattedrale); è pur vero che alla cifra dell'acquisto si dovranno aggiungere le spese di ristrutturazione e che il problema principale del centro storico è rappresentato dalla scarsità di parcheggi, completamente assenti in alcune zone. A conti fatti, però, ci si ritrova con un immobile in una zona storica, in totale autonomia e senza l'assillo del condominio e dei problemi che ruotano attorno ad esso.
Essere possessori di un immobile con affaccio mozzafiato sulla gravina, poi, non ha prezzo!
Gabriele Semeraro
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