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I giorni del Grano a Castellaneta: performance teatrale nel forno di Camm’sòn

Un momento della performance teatrale del Teatro Koreja Un momento della performance teatrale del Teatro Koreja

Si è conclusa venerdì 14 dicembre 2018 “I giorni del Grano”, la performance teatrale del Teatro Koreja scritta da Paolo Pagliani, che ha raccontato in maniera innovativa e multisensoriale la tradizione panificatoria del territorio delle Murge.

“I giorni del Grano” è stato uno dei progetti vincitori nell’ambito dell’Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali dei territori della Murgia barese e tarantina in vista di “Matera 2019” promosso dalla Regione Puglia.

Quello di venerdì scorso è stato l’ottavo ed ultimo appuntamento della rassegna tenutasi in alcuni forni per panificazione presenti nel territorio della murgia tarantina e barese.

Le precedenti rappresentazioni si sono tenute a Ginosa, Altamura, Santeramo in Colle, Laterza, Gioia del Colle, Gravina in Puglia.

Per la data di Castellaneta è stato scelto un luogo suggestivo e fuori dal tempo: il forno di Camm’sòn in via Perrone, 55, che per l’occasione è stato riacceso dopo tanti anni creando un’atmosfera davvero suggestiva.

La rappresentazione-seminario è stata incentrata sul procedimento che porta alla realizzazione del pane di semola tipico del nostro territorio.

Si è voluto porre l’accento su ogni singolo Ingrediente del pane, ossia il Grano che poi diventa semola, l’Acqua, il Sale ed in ultimo il Lievito o Pasta Madre.

Gli spettatori, in questo “viaggio” alla riscoperta di un alimento fondamentale come il Pane, sono stati “accompagnati” da suoni, sottofondi musicali e racconti diffusi tramite cuffie wifi, una vera innovazione che non ha mancato di meravigliare i tanti spettatori presenti.

Al termine di ognuna delle 3 repliche tenutesi durante la serata, sono stati offerti ad ognuno dei presenti una piccola quantità di Pasta Madre (un dono fuori dal consueto da curare e custodire) e del Pane, il tutto gentilmente offerto dal partner della manifestazione, il Panificio Laerte.

La Pasta Madre, distribuita e condivisa con gli spettatori, è diventata così la protagonista principale, la divina, lenta e silenziosa artefice di tanta bellezza, il Pane, un tempo principale ed indiscusso nutrimento dell’uomo ed oggi quasi dimenticato se non addirittura bandito dalle nostre tavole.

In un periodo come questo, a ridosso delle festività natalizie (così tristemente consumistiche), il messaggio rivoluzionario e decisamente controcorrente che questa rappresentazione teatrale ha rimarcato, trasmesso e condiviso con gli spettatori è che il Grano, “figlio del Sole e della Terra”, e di conseguenza il Pane, “cuore della casa, festa della vita e dono di Dio”, meritano il giusto rispetto e considerazione da parte di ognuno di noi.

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