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La favola di Alberto, da Castellaneta in Brasile: «Voglio vivere nuove emozioni»

Alberto Caprioli Alberto Caprioli

Lasciare la propria terra, la famiglia, le abitudini di sempre, non è affatto semplice. Lasciarla e trasferirsi in Brasile, a quasi 20 ore di volo da casa, lo è certamente ancora meno, specialmente se hai sempre vissuto in un piccolo paesino come Castellaneta e di anni ne hai solo 16.

La casa è dove si trova il cuore, senza dubbio, ma l'entusiasmo e lo spirito con il quale, il giovanissimo Alberto Caprioli sta affrontando la sua nuova avventura, lascia davvero a bocca aperta e insegna che si può vivere senza confini e ci si può sentire a casa persino in un continente lontano dal nostro.

Alberto, giovane liceale con l'hobby della pallacanestro, ha fatto le valige i primi di agosto con un'importante borsa di studio tra le mani: quella dell'associazione "Afs Intercultura", conquistata a suon di concorsi, ore spese con la testa china sui libri ed esami brillantemente superati.

Alberto è atterrato in Brasile esattamente il 3 agosto e per lui è stato subito amore a prima vista: «Sto vivendo emozioni che non dimenticherò mai - ci ha confessato -. Ho voglia di fare nuove amicizie, di scoprire ancora cose nuove, nuove culture e diversi modi di vivere».

In Brasile e precisamente a Canoas, vicino Porto Alegre (Rio Grande do Sul), il giovane Alberto si è ambientato facilmente: vive in una famiglia ospitante che adora, frequenta il terzo anno di scuola superiore, ha imparato subito il Portoghese e continua a giocare a basket, grazie ad un provino superato a pieni voti che gli ha spalancato le porte del Grêmio Náutico União.

«Castellaneta mi manca, non posso negarlo - ci ha sussurrato a telefono -: mi mancano le nostre tradizioni, specialmente nel periodo natalizio, ma la voglia di scoprire cose nuove, di innamorarmi di posti sconosciuti e di conoscere modi di vivere diversi mi eccita e mi spinge a vivere al massimo questa incredibile esperienza».

Alberto trascorrerà il Natale al caldo, probabilmente in spiaggia: niente pettole, niente cartellate al vin cotto ma per lui sarà ugualmente un magico natale, sicuramente indimenticabile.

Resterà in Brasile fino al prossimo luglio, poi sfiderà la classica saudade brasiliana e tornerà a casa per riabbracciare mamma Mariella, papà Nicola e suo fratello Gianvito.

Dopo l'estate frequenterà il quarto anno del liceo scientifico "Albert Einstein" di Mottola, poi chissà, probabilmente preparerà un'altra valigia e spiccherà nuovamente il volo... verso nuove incredibili avventure.

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