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Chirurgia robotica mininvasiva: un nuovo robot per l'Urologia del "San Pio"

sfrutta l’energia dell’acqua guidata dal robot per trattare l’ipertrofia prostatica benigna in modo preciso, sicuro e rispettoso della qualità di vita.

Si chiama «Aquablation», l’ospedale «San Pio» di Castellaneta è ormai pronto a utilizzarla e lunedì 29 settembre sarà al centro di un «Simposio di Urologia», organizzato nell’aula magna del presidio di via del Mercato.

Aquablation, in sintesi, è una nuova frontiera terapeutica: una chirurgia robotica mininvasiva capace di trattare la malattia, rimuovendo il tessuto prostatico in eccesso e allo stesso tempo preservando funzione sessuale ed eiaculazione.

Tutti i dettagli, come detto, saranno resi noti nel corso dell’evento pubblico organizzato in ospedale e aperto gratuitamente a dottori, operatori sanitari e pazienti: dalle 10 alle 12:30, dirigenti medici e illustri relatori offriranno il loro contributo e terranno vere e proprie lectio magistralis sul tema delle innovazioni nella chirurgia robotica mininvasiva.

Un nuovo gioiellino di nome «AquaBeam» sarà quindi a disposizione della struttura semplice dipartimentale di Urologia diretta dal dottor Sebastiano Di Lena. Con l’ausilio di questo robot, l’equipe medica composta anche dai dottori Francesco Di Pippa, Enrico De Marzo, Roberto Magistro, Iolanda Palumbo e Sonia Marra d’ora in avanti interverrà senza bisturi e senza calore, con procedure completamente guidate nel rispetto dei tessuti circostanti.

I vantaggi saranno notevoli, non solo per il paziente che rispetto all’operazione tradizionale avrà tempi di recupero più rapidi e minori rischi intra-operatori conservando le sue funzioni sessuali, ma anche per l’intero sistema sanitario alle prese con liste d’attesa sempre più lunghe. Gli interventi chirurgici con AquaBeam, infatti, dureranno solo pochi minuti permettendo ai medici di operare un maggior numero di pazienti nel corso dell’anno rispetto al passato.

«L’innovazione tecnologica per essere davvero utile deve sempre andare di pari passo con il rispetto della persona» ha chiarito il dottor Di Lena. «AquaBeam - ha aggiunto - è un approccio che rappresenta davvero una nuova frontiera e ci aiuterà nella cura dell'ipertrofia prostatica benigna. Sarà una rivoluzione sotto diversi punti di vista ma spiegheremo tutto pubblicamente perché crediamo che la conoscenza condivisa sia il primo passo per migliorare la cura e la fiducia nel percorso terapeutico».

All'evento in programma lunedì mattina parteciperanno il direttore generale della Asl di Taranto Vito Gregorio Colacicco, la direttrice sanitaria dell'ospedale "San Pio" Vittoria Maria Vinci, i dottori Angelo Santo Pepe (direttore della struttura complessa di Chirurgia) e Sebastiano Di Lena (responsabile della struttura semplice di Urologia) e la dottoressa Pagliari.

Terranno poi vere e proprie lectio magistralis, moderate dai dottori Balestra e Grassi, il professor Porreca e il dottor Di Gianfrancesco.

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