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Cinquant'anni e non sentirli: nozze d'oro per il Cin Cin Bar

Luigi Lavarra del Cin Cin Bar Luigi Lavarra del Cin Cin Bar © Giuseppe Lillo

Cinquant'anni di duro lavoro e l'entusiasmo di un vero ragazzino. A Castellaneta è tempo di festeggiamenti per le nozze d'oro del Cin Cin Bar di via Roma e per il suo storico proprietario Luigi Lavarra.

Un grande traguardo per un bar punto di riferimento per pendolari ed avventori; un porto sicuro per tutti e per alcuni, consentitecelo, un’autentica seconda famiglia.

La storia di Luigi è simile a quella di tanti castellanetani della sua generazione: classe 1948, all'età di 18 anni partì per Milano in cerca di lavoro. Iniziò così la sua gavetta come apprendista in un bar del centro, nei pressi del Teatro alla Scala.

Nel 1972 la svolta: Luigi tornò a Castellaneta e cominciò a lavorare come dipendente del Cin Cin Bar, attività avviata nel 1963. Nessun dubbio: il suo destino era proprio lì dentro, dietro a quel bancone. Luigi lo intuì subito e poco dopo, con ambizione e sacrificio, divenne contitolare dell’attività gestendo egregiamente bar, tavola calda e pizzeria. Un vero faro per una via Roma romantica e genuina, chiaramente diversa da quella di oggi.

Gli anni passarono veloci, la società si sciolse definitivamente ma Luigi proseguì a testa alta il suo cammino. Non era solo: con l’aiuto di sua moglie Rosa vinse mille difficoltà e andò ancora avanti, sfornando quotidianamente panini golosi e profumatissimi panzerotti fritti.

Parliamo dei fantastici anni ‘70 e ‘80: gli anni di jukebox, flipper e biliardino. E poi ancora, gli anni degli indimenticabili tornei di calcio tra i bar di Castellaneta e di Calciobalilla tra le comitive di amici.

Sorrisi e cortesia dietro al bancone, studio e massima concentrazione nel suo laboratorio. Fu proprio in quei locali retrostanti, solo tra mille pensieri, che un giorno Luigi prese la saggia decisione di dedicarsi completamente all’arte del gelato artigianale.

Fece tesoro di quell’antica ricetta “rubata” con gli occhi da ragazzo: provò, sperimentò e ottenne subito ottimi risultati.

Da quel giorno Luigi porta avanti con onore la tradizione dello spumone artigianale e del gelato Negus, specialità fredde molto apprezzate da diverse generazioni di golosi.

D’altronde, non si soffia per caso su cinquanta candeline; non ci si sente puntualmente "persi" ogni martedì mattina (giorno di chiusura settimanale del Cin Cin Bar). Non si diventa, da un giorno all'altro, il bar più longevo della storia di un paese così vivo.

Il Cin Cin Bar è stato questo, lo è e continuerà ad esserlo ancora a lungo: tradizione, serietà e cortesia per una clientela di tutte le età. Del resto, non ditelo a noi che lì dentro, quando nessuno ancora ci credeva, vedemmo nascere la nostra prima "redazione": un tavolino preso in prestito, una presa di corrente e cappuccini cremosi a volontà. Ripensando a come è andata, forse con noi Luigi esagerava di proposito con le correzioni di Sambuca. Anche in quel caso, però, ci aveva visto lungo. Auguri di cuore.

Dario Benedetto

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