
Si è conclusa, con un finale già scritto, la triste vicenda legata alla vendita all'asta di Masseria Colucci: un'azienda agricola di contrada Bolzanello, a Castellaneta, con 20 ettari di terreno ed un abitazione familiare.
Lunedì mattina c'è stato lo sgombero della masseria e la famiglia Colucci ha dovuto lasciare la sua casa; a garantire la sicurezza durante le operazioni che non sono avvenute a cuor leggero, c'erano diverse auto dei Carabinieri.
La triste vicenda della famiglia Colucci, però, non è certamente un caso isolato: la vendita all’asta di aziende agricole, infatti, è un fenomeno sempre più frequente e sotto la lente d'ingrandimento di politici, associazioni di categoria e magistratura.
Tornando a Masseria Colucci, lo scorso 31 marzo un sit-in del "Movimento Legalità" portò la situazione sotto gli occhi di tutti: in quell'occasione il movimento raccontò che «l'azienda aveva dimostrato di avere un credito di 140mila euro verso una banca che applicava tassi da usura ad un mutuo, ma il giudice non prese in considerazione le perizie, permettendo la vendita (dopo sei aste a libera offerta) a 152mila euro di un bene immobile stimato dallo stesso tribunale 780mila euro» (clicca qui per rileggere l'articolo).
Il finale della storia ha visto purtroppo lunedì mattina i Colucci mostrare tutta la loro disperazione per la perdita della proprietà è l’intervento tempestivo di un mezzo del 118 a causa di un malore che ha colpito un membro della famiglia.
Redazione ViViCastellaneta
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