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Da Massafra al Petruzzelli: l’Orchestra Tebaide conquista Bari

Da Massafra al Petruzzelli: l’Orchestra Tebaide conquista Bari Da Massafra al Petruzzelli: l’Orchestra Tebaide conquista Bari

Dal teatro comunale Nicola Resta di Massafra al Teatro Petruzzelli di Bari, passando per dodici anni di prove, sacrifici e sogni condivisi.

È la storia dell’Orchestra Sinfonica Tebaide, una realtà musicale nata nel 2013 e oggi diventata fiore all’occhiello della scena concertistica pugliese.

Sotto la guida del maestro Cosimo Maraglino, i musicisti massafresi hanno conquistato il pubblico del più prestigioso teatro del Sud con il concerto “Omaggio a Ennio Morricone”, accolto da lunghi applausi e un’autentica ovazione finale.

«È stata un’emozione indescrivibile, davvero difficile da mettere in parole» ci ha raccontato Maraglino. «Dirigere sul palco del Petruzzelli a trent’anni è stato come vivere un sogno. Vedere la mia orchestra esibirsi in un luogo così simbolico per la Puglia mi ha riempito di orgoglio e commozione. Quando ho fondato la Tebaide, avevo grandi ambizioni, ma non avrei mai immaginato di arrivare così presto su un palco che appartiene alla storia della musica».

Per il maestro, la serata barese è stata il coronamento di un percorso iniziato con la forza di un’idea semplice: fare musica insieme. Un percorso che oggi, dopo più di un decennio, continua a intrecciare professionalità e radici.

L’Orchestra Tebaide è nata a Massafra nel 2013, da un gruppo di ragazzi uniti dall’amore per la musica. «La prima formazione nacque quasi per caso — spiega — dovevamo solo intrattenere gli ospiti durante un evento estivo, ma da quella serata è scattata una scintilla. Ci siamo accorti che il pubblico ci ascoltava con entusiasmo, e da lì abbiamo deciso di costruire qualcosa di stabile».

Quel seme, in pochi anni, è germogliato. «Il legame con Massafra è tutto. Anche il nome “Tebaide” richiama le nostre radici: la città delle gravine, della pietra, dei contrasti e della luce. Tutti i musicisti che si uniscono a noi vivono l’accoglienza della nostra comunità e si sentono parte di una grande famiglia musicale».

Accanto alla passione, anche la collaborazione con eccellenze locali ha contribuito al successo del gruppo. «Ci tengo a ricordare la MG Service di Gianni Colucci, che ci segue con professionalità dal 2015, e i “Giardini Musicali” di Daria Palmisano. Sono realtà del territorio che condividono con noi la stessa idea: fare rete, valorizzare la nostra terra e crescere insieme».

La crescita della Tebaide è stata, nel tempo, un viaggio collettivo. «Siamo cresciuti concerto dopo concerto — continua Maraglino — imparando a fidarci l’uno dell’altro. L’orchestra non sarebbe quella che è oggi senza la prof.ssa Raffaella Cascioli, la nostra madrina. È stata la prima a credere in noi, insegnandoci che non si è mai davvero Maestri, perché c’è sempre qualcosa da imparare».

Col tempo, all’entusiasmo iniziale si è aggiunta la professionalità dei musicisti di lungo corso, che hanno portato esperienza e rigore, senza snaturare lo spirito originario. «Oggi la Tebaide è un’orchestra matura, ma conserva la stessa fame e curiosità degli inizi. Scrivo gli arrangiamenti pensando a loro, ai loro respiri, al loro suono. È un legame profondo, che va oltre la musica».

Dietro il successo artistico, c’è un collante umano. «Il nostro segreto è il rispetto e l’amicizia — afferma il maestro —. In orchestra ci si ascolta, ci si comprende anche senza parlare. Al Petruzzelli ci avevano chiesto di separare i camerini di direttore, solisti e coristi, ma noi abbiamo scelto di stare tutti insieme. Non ci sono gerarchie, solo una grande squadra unita. Credo che questo arrivi al pubblico, perché la sincerità si sente».

Salire sul palco del Teatro Petruzzelli, simbolo della cultura pugliese, è stato un momento di altissima responsabilità. «Su quel palco hanno diretto Muti, Pavarotti, Sinatra, i Berliner Philharmoniker… Solo pensarlo mette i brividi. Sentirsi parte di quella storia, anche solo per una sera, è un privilegio immenso. E farlo con la mia orchestra, con i miei musicisti, è stata la vera emozione. Ero sereno perché sapevo di avere accanto un team collaudato, professionale e affiatato».

Il concerto al Petruzzelli è stato dedicato al premio Oscar Ennio Morricone, in uno spettacolo che ha unito musica, teatro e immagini. «Di Morricone resta la sua anima. Ci ha insegnato che la musica può emozionare senza parole, che può unire mondi e generazioni. Con la sua genialità ha scardinato un sistema elitario, creando un linguaggio nuovo, universale. Il nostro omaggio nasce dall’amore e dal rispetto per la sua arte».

A curare sceneggiatura e regia è stata Raffaella Balestra, che ha costruito un racconto emozionale in dialogo con le note. «Raffaella ha avuto un’intuizione meravigliosa: trasformare la musica in narrazione. Ogni nota diventa parola, ogni silenzio diventa emozione. È questo che il pubblico ha percepito e che ha reso la serata così speciale».

Dopo il trionfo barese, l’orchestra è già al lavoro su nuovi progetti. «Torneremo al Teatro “Nicola Resta” di Massafra con due spettacoli dedicati alla grande canzone italiana: “Omaggio a Mia Martini” e “Omaggio a Mina”. Sul palco ci saranno Gisella Carone, Roberta Devita, Gianbattista Recchia Senior e l’attrice Anna Colautti».

Parallelamente, è nata la Tebaide d’Italia, una rete di sedi in Campania, Molise, Roma e Piemonte, tutte coordinate dalla sede centrale di Massafra. «Questo progetto nasce dalle tante richieste di collaborazione da parte di musicisti di tutta Italia. Lavorare nella musica è difficile, ma la passione ci tiene uniti. Siamo una grande famiglia e affrontiamo ogni difficoltà insieme».

Il successo dell’Omaggio a Morricone proseguirà ora in una tournée che toccherà Molise, Campania, Basilicata, Abruzzo, Piemonte e Lombardia. «È un progetto che il pubblico ama profondamente — spiega Maraglino — e vogliamo portarlo ovunque. È diverso da tutti gli altri tributi: unisce più linguaggi artistici e riesce a raggiungere il cuore di chi ascolta. Morricone appartiene a tutti, e noi vogliamo continuare a farlo vivere attraverso la nostra musica». 

Il maestro sorride quando parla dei prossimi sogni: «Io e Raffaella sogniamo continuamente, ma lasciamo che sia la musica a guidarci. I sogni si realizzano quando si crede davvero in ciò che si fa e si è pronti a lavorare con dedizione. È quello che continueremo a fare, portando ovunque l’orgoglio di Massafra e della Tebaide».

Un’orchestra nata da un piccolo gruppo di giovani musicisti, oggi protagonista sul più grande palco della Puglia.

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