news ed eventi CIA

Incendio a Marina di Lenne, Legambiente sollecita il Comune di Palagiano

Incendio a Marina di Lenne Incendio a Marina di Lenne

«Il Comune di Palagiano deve intervenire urgentemente per demolire e ripristinare lo stato dei luoghi, con successivo addebito ai trasgressori, e valutare in estrema ratio di invocare anche l’intervento del Genio militare».

L’incendio di probabile origine dolosa, divampato sabato sera nella marina di Lenne (in località ex villaggio Pino di Lenne) ha scosso il circolo palagianese di Legambiente che, con una nota a firma del presidente Cosimo Monaco e del responsabile della tutela del territorio Preneste Anzolin, ha ufficialmente chiesto all’amministrazione guidata dal sindaco Domiziano Lasigna di intervenire in attesa che carabinieri e magistratura accertino le esatte responsabilità del rogo.

«Siamo indignati per quanto accaduto e per quello che sarebbe potuto accadere» riferisce Legambiente, ringraziando carabinieri, vigili del fuoco e volontari della protezione civile per aver scongiurato la devastazione dell’intera pineta costiera. «L’incendio – chiarisce Monaco e Anzolin - si è generato all’interno del villaggio abusivo “Pino di Lenne” che occupa un’area vincolata e che dall'ottobre del 2023 è stato acquisito quasi totalmente dal Comune di Palagiano.

Per questo, l'ente avrebbe dovuto procedere alla demolizione delle opere abusive e a ripristinare lo stato dei luoghi, dando esecuzione alle sentenze della magistratura e alle sue stesse ordinanze di demolizione. A distanza di 2 anni non è accaduto nulla e le nostre ripetute sollecitazioni sono rimaste lettera morta».

Legambiente, in sintesi, tempo fa aveva segnalato i rischi che potevano derivare dalla facilità di accesso all’area, citando la presenza di numerose bombole di gas, di automobili abbandonate e di soggetti che occupavano abusivamente alcune strutture.

«Se si fosse dato seguito alle nostre segnalazioni, tutto questo forse non sarebbe accaduto. Inoltre, ricordiamo che nel luglio del 2020 divampò un altro incendio in quel villaggio abusivo, distruggendo un’automobile, un bungalow in vetro resina e circa 700 metri quadri di sottobosco con rifiuti di vario genere. In quell’occasione il comando provinciale dei vigili del fuoco chiese di bonificare urgentemente i luoghi al fine di evitare danni ecologici che avrebbero interessato anche la vicina riserva statale.

Tornando a oggi, anche stavolta il pericolo è stato scongiurato e l’incendio ha solo lambito la riserva naturale biogenetica. Il nostro patrimonio di inestimabile valore, sottoposto a ogni vincolo di tutela regionale, nazionale e europea è salvo ma dopo 45 anni riteniamo sia giunto il momento di ripristinare la legalità e di porre la parola fine a questo insulto all’ambiente che ci circonda».

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - mar 30 settembre

«No al genocidio, si alla pace».  È ...

La Redazione - mar 30 settembre

Confcommercio Taranto apre ufficialmente alla cultura. Ieri è stato firmato il protocollo d’intesa ...

La Redazione - mer 1 ottobre

Il vescovo della diocesi di Castellaneta, monsignor Sabino Iannuzz, propone alle scuole secondarie ...