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La lettura rende liberi, incontro finale in carcere

La lettura rende liberi, incontro finale in carcere La lettura rende liberi, incontro finale in carcere

Si è svolto ieri mattina, nella Casa circondariale di Taranto, l’incontro conclusivo del progetto “La lettura rende liberi”, promosso dal Ministero della Giustizia attraverso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dalla direzione dell’istituto penitenziario e dal Comune di Massafra, con l’obiettivo di sviluppare e valorizzare la biblioteca carceraria come strumento di crescita personale e rieducazione.

Alla giornata finale hanno partecipato il sindaco Giancarla Zaccaro e il direttore della Casa circondariale Luciano Mellone, insieme al primo dirigente comandante la polizia penitenziaria Bellissario Semeraro, al dirigente la prima ripartizione del Comune Francesco Resta, al comandante la polizia locale Mirko Tagliente, al funzionario giuridico-pedagogico Gabriella Acireale, alla responsabile della biblioteca comunale Paolo Catucci Giuseppina Vino e all’assistente ai servizi bibliotecari Maria Tarricone.

Il progetto ha puntato a incentivare l’interesse verso lettura, scrittura e libri, considerati strumenti fondamentali per il miglioramento delle risorse individuali e coerenti con il principio costituzionale del fine rieducativo della pena. Il personale della biblioteca comunale di Massafra ha portato all’interno dell’istituto attività come la Biblioteca Umana, le letture sonore con campane tibetane e il Kamishibai, spettacolo teatrale di carta.

Durante l’incontro, alcune partecipanti al percorso hanno restituito il senso dell’esperienza vissuta, sottolineando come, nel corso delle attività, «il tempo è relativo e la paura è un’illusione», evidenziando la professionalità della responsabile della biblioteca e delle sue collaboratrici e descrivendo momenti in cui i muri sembravano scomparire e la mente si apriva a nuovi orizzonti.

Nel dialogo con le ospiti della struttura, il sindaco ha rimarcato l’importanza di garantire a tutte le stesse possibilità, senza giudizi, affrontando anche temi di introspezione e profondità personale. Nel corso della visita, il direttore Mellone e il comandante Semeraro hanno illustrato alcune realtà operative presenti all’interno dell’istituto, tra cui la sartoria, la serigrafia, il forno e la pasticceria, esempi di percorsi formativi finalizzati a migliorare la qualità della vita in carcere e a rafforzare abilità sociali e autostima.

Al termine della giornata il sindaco ha ringraziato la direzione della Casa circondariale per l’accoglienza, donando lo stemma della Città di Massafra come segno di riconoscimento istituzionale e di continuità nella collaborazione avviata.

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