Questa fotografia è stata scattata a Taranto. Rodolfo aveva compiuto diciotto anni e in questa posa celebrativa, da adulto, manifesta tutta la sua propensione per l’eleganza, sia nei modi che nel vestire. Seduto in posa rilassata ma autoritaria, abito di sartoria scuro, cravatta ben annodata, camicia con polsini a gemelli, gilet e pochette bianca.
La stessa foto fu utilizzata anche per i suoi documenti, tra cui la patente di guida.
Pochi giorni prima di imbarcarsi per l’America Rodolfo ritirò a Taranto la patente di guida che allora si chiamava certificato di idoneità a condurre automobili con motore a scoppio.
In base al Regio Decreto numero 416 del 1901 il documento, corredato della fotografia e della firma del conduttore, era rilasciato dalla Prefettura (di Lecce), sotto il controllo del Genio Civile (sempre di Lecce) a seguito di una prova di guida e di una normale visita medica.
Va ricordato che in Italia fino al 1975 la maggiore età si raggiungeva a ventuno anni. Tuttavia la norma del citato Regio Decreto consentiva la richiesta della patente al compimento del diciottesimo anno.
Rodolfo compì diciotto anni il 6 maggio 1913. Alla fine dell’estate 1913 e probabilmente al ritorno dal suo viaggio in Francia si dette da fare per ottenere il documento. Ai primi di novembre superò la prova pratica e alla fine di novembre (rilasciata in data 26 novembre) ritirò il documento.
Ai tanti misteri della vita di Valentino possiamo aggiungere anche questo: per quale motivo darsi da fare per conseguire la patente di guida sapendo che nel giro di dieci giorni sarebbe definitivamente partito per l’America?
La prima ipotesi è che quella di partire sia stata una decisione frettolosa; la seconda ipotesi l’idea di avere un documento che (attraverso una semplice conversione) potesse dargli più occasioni lavorative in America. Senza dimenticare in ogni caso che Rodolfo amava guidare ed era attirato dalle automobili.
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