
"Nella lotta tra il bene e il male, tra luci e ombre, il lettore deve percepire che, alla fine, il bene ne esce vittorioso". Il messaggio positivo è quello che lancia Silvana Giacobini, scrittrice e conduttrice televisiva intervenuta, venerdi 19 luglio, al quarto appuntamento letterario della stagione "Notti d'autore" organizzata dall'assessorato alla cultura del comune di Castellaneta.
Nella suggestiva atmosfera della Chiesa dell'Assunta arroccata sul ciglio della gravina, dal cui fascino lei stessa ha ammesso di esserne stata folgorata, la Giacobini ha presentato la sua ultima opera letteraria, "Il leone di terracotta": un romanzo a tinte gialle, un triller avvincente che tiene col fiato sospeso il lettore in un intreccio di eventi e personaggi, nel cui finale nulla è scontato.
"Il lettore – ha esordito la conduttrice romana davanti ad una attenta platea - sfogliando le pagine del mio giallo, entra in un mondo di pura fantasia, ma al tempo stesso viene proiettato nella dura realtà quotidiana, nella vita che viviamo ogni giorno, fatta da luci e ombre, dove è forte il contrasto tra il male ed il bene".
Un giallo ambientato nei boschi dell'alta Langa, in Piemonte, dove le protagoniste, due ragazze 29enni vecchie amiche di infanzia ed ex compagne di collegio si ritrovano casualmente: l'una, Margot Amati, è una scrittrice di gialli giunta in quel luogo dove l'altra, Maria Beatrice Tornero D'Albizzi vive in una villa da sogno con la sua nobile e ricca famiglia; una famiglia apparentemente ineccepibile, ma spietata, dai mille segreti fatti di figli illegittimi e matrimoni infelici.
Margot non è certo una detectiva anche se, solo attraverso la scrittura ed i personaggi dei suoi libri, è capace a condurre indagini, ma non si tira indietro nel momento in cui la sua nobile amica le chiede di indagare sulla misteriosa scomparsa avvenuta venti anni prima, del fratellastro James; una scomparsa avvolta nel mistero più profondo, aggravata soprattutto dalla perdita di una grossa fetta del patrimonio economico che James porta via con se, dando vita inesorabilmente alla decadenza del casato.
Una decadenza, che il mondo esterno non deve assolutamente sospettare, complice la nonna che non vuole che si aprano vecchie ferite preservando i misteri ed i segreti familiari.
"Dietro le apparenze della nostra esistenza - ha concluso l'ex direttore dei settimanali Chi e Diva e donna - si nascondono scomode verità che ognuno di noi vorrebbe tenere ben nascoste". Proprio come cita la frase in quarta di copertina " nulla è tranne cio' che non è".
Gabriele Semeraro
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