
Ieri 9 agosto è calato il sipario su "Notte d' Autore", kermesse letteraria organizzata dal comune di Castellaneta con la direzione artistica di Fabio Salvatore. Ultimo protagonista è stato il fenomeno letterario dell'estate: Luca Bianchini con il libro "Io che amo solo te", ospitato sulla terrazza del lido Ticho's Hotel di Castelalneta Marina.
L'autore che ha parlato ininterrottamente per più di un'ora, è rimasto stupito dal numeroso pubblico presente. Ha confessato che ama molto la Puglia, quella terra fatta di persone "che tengono alla parola data" ed ama il suo mare perchè «ha un potere consolatorio, ti fa percepire che la vita è più grande».
Durante la serata, caratterizzata da una tipica brezza estiva, lo scrittore torinese, ha strappato sorrisi minuto dopo minuto, con le sue battute e i suoi aneddoti tutti dal sapore pugliese. Tanti secondo Bianchini gli slogan adatti alla nostra terra tra cui:"la Puglia ti guarda", "la Puglia è un attimo".
«Il titolo del romanzo -ha spiegato l'autore- è un omaggio al grande Sergio Endrigo ed è nato come seconda scelta, perchè il primo titolo era "amore e dolore", almeno nel mondo che creo non voglio dolore e da qui il cambio titolo».
Il libro racconta il matrimonio di Chiara e Damiano come un evento che mobilita tutta la città di Polignano a mare.
Apparentemente non sembra così particolare e diverso da altri matrimoni, se non fosse che i genitori dei due, la mamma della sposa Ninella ed il padre dello sposo don Mimì, si sono amati da giovani e, non potendo convolare a nozze per colpa delle rispettive famiglie, covano in cuor loro un sentimento irrisolto.
Un amore, quindi, che riaccende un altro amore, come un regalo inatteso, e che fa tornare indietro nel tempo i due ormai adulti innamorati. Quegli stessi adulti che non aspettano altro di potersi scambiare uno sguardo fugace la domenica a messa, quelli che non hanno mai smesso di amarsi seppur segretamente. Gli occhi dei 287 invitati non saranno quindi puntati sugli sposi, ma sui loro genitori.
Le vicende di questo divertente romanzo si svolgono nell'arco di tre giorni: venerdì, giorno prima del matrimonio, sabato, giorno del matrimonio e domenica, il giorno dopo.
Le descrizioni dei personaggi che nel romanzo si accavallano, ognuno con le proprie storie, la propria vita ed i propri caratteri perlopiù sopra le righe, hanno colorato la serata con note ironiche, divertenti ed inattese da parte dello scrittore.
«Il susseguirsi di colpi di scena -racconta- diventa il vero protagonista del libro: una diciassettenne che deve assolutamente perdere cinque chili e soprattutto la verginità, un fratello-testimone gay che si presenta con una finta fidanzata (lesbica), una zia che da quando si è trasferita in Veneto dice "voi meridionali" ed il truccatore Pascal che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up».
Con questo libro, Luca Bianchini ha voluto dimostrare che, come il maestrale, che accompagna i tre giorni di questa storia, sullo sfondo di una Puglia verace, l'amore è un sentimento che arriva (o ritorna) quando meno lo si aspetta, e stravolge la vita.
E' stato ben chiaro a tutti i presenti che il libro "io che amo solo te" è un atto d'amore per la Puglia ma anche per il lettore a cui Bianchini offre una storia per divertirsi e sognare.
Al termine della serata lo scrittore, dopo aver autografato i libri con molta tranquillità e affetto ha festeggiato con i presenti le sue 120.000 copie vendute, ringraziando tutti, come ormai pochi sanno fare.
Maria Milano
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