A meno di un mese dall’annuncio ufficiale della sua non ricandidatura alle regionali 2025, il consigliere regionale Michele Mazzarano è sceso in piazza a parlare pubblicamente in occasione della Festa de l’Unità di Massafra, svoltasi sul lungovalle Niccolò Andria dal 10 al 12 ottobre.
Nella serata conclusiva di domenica 12 ottobre, Mazzarano — presidente della commissione ambiente e trasporti della Regione Puglia — ha preso parte all’incontro dal titolo «Puglia terra di pace», dialogando con i cittadini sul futuro politico e sul ruolo della Regione.
Nel suo intervento, l’esponente massafrese del Partito Democratico ha ricordato gli investimenti ottenuti per la città durante il suo mandato: il sostegno costante al Carnevale di Massafra, con oltre un milione e mezzo di euro di finanziamenti, 3 milioni per la rete idrica del Parco di Guerra, e risorse destinate alla sanità territoriale e alla nuova struttura ospedaliera, finanziata con 6 milioni di euro del PNRR. «Abbiamo costruito una medicina di prossimità tra le migliori della Puglia — ha detto — e investito nella pianificazione tecnologica, con TAC, risonanze e infrastrutture che presto vedranno compimento».
Durante l’incontro, Mazzarano ha espresso apprezzamento per l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Giancarla Zaccaro, definendola «un esempio di prossimità e ascolto, qualità indispensabili per ricostruire il rapporto di fiducia con i cittadini».
Ha poi sottolineato il valore politico della scelta dell’amministrazione civica di sostenere Antonio Decaro, considerandola «un segnale di maturità e convergenza tra esperienze diverse, unite dalla volontà di mettere i comuni al centro».
Durante l'incontro ha espresso pieno sostegno alla candidatura di Maria Rosaria Guglielmi nelle liste del Partito Democratico, definendola «una candidatura forte, radicata e coraggiosa, capace di dare continuità al legame tra la città e la Regione».
Il consigliere uscente ha infine rivolto un pensiero alla sua città: «Auguro a Massafra di continuare a essere un territorio che conta, con una classe dirigente capace di mantenere viva l’attenzione della Regione su un’area ad alto rischio ambientale e sociale. Solo così potremo garantire sviluppo e tutela della salute».
Con il suo intervento, Mazzarano ha confermato il senso della decisione annunciata il 17 settembre: lasciare l’incarico regionale, ma non la passione per la politica, che intende coltivare «più libero di prima», dedicandosi anche a progetti di pace e solidarietà.
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