
Niente bandi senza il piano comunale delle coste. Sul caso-Ginosa così ha deciso il Tar di Lecce al termine di un lungo contenzioso e per questo il Comune di Ginosa ora ricorrerà al Consiglio di Stato.
«Le sentenze del Tar rappresentano un primo grado di giudizio» ha commentato il sindaco Vito Parisi. «Siamo consapevoli - ha aggiunto il primo cittadino di Ginosa - che sarà il Consiglio di Stato, da cui tutto ha avuto origine, la sede naturale per definire con chiarezza i principi applicabili.
Alla luce di ciò, l’amministrazione comunale ritiene doveroso impugnare le sentenze nella piena convinzione di aver agito nel rispetto delle leggi vigenti e dei precedenti pronunciamenti delle magistrature superiori».
Sarà ora compito del Consiglio di Stato definire quale interpretazione sia maggiormente coerente con i principi di legalità e concorrenza, ma per il Comune di Ginosa non ci sono dubbi: «Da una parte c'è quella che tutela la certezza del diritto e l’evidenza pubblica, dall'altra quella che consente proroghe a chi ha scelto di non partecipare ai bandi».
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