
Si è conclusa con successo la settima edizione del Progetto “Palma”, un percorso integrato di sostegno psicologico e corporeo promosso e realizzato dall’ambulatorio di Psicologia Clinica del presidio ospedaliero di Castellaneta, in collaborazione con il dipartimento di Salute Mentale, il dipartimento Oncoematologico, l’Unità operativa di Oncologia e la Direzione medica dell’ospedale “San Pio”.
L’iniziativa di quest’anno, dal titolo “Stress e coping nella coppia: dal silenzio alla condivisione del dolore… Prendiamoci cura reciprocamente di noi”, ha coinvolto nove coppie composte da pazienti oncologici in trattamento attivo e dai rispettivi partner affettivi, con l’obiettivo di porre al centro del percorso la relazione affettiva come elemento chiave nella gestione del disagio emotivo.
La malattia oncologica, infatti, è un’esperienza destabilizzante che coinvolge profondamente anche il partner. Studi recenti evidenziano come il caregiver principale possa sperimentare, nel 30–35% dei casi, livelli di distress paragonabili a quelli del paziente, influenzando reciprocamente il benessere psicologico e la qualità della relazione. Le coppie che riescono a sostenersi a vicenda sviluppano strategie di adattamento in grado di favorire nuove forme di benessere e resilienza. In quest’ottica, il team di operatori sanitari e volontari, tra cui la psicoterapeuta Domenica Caforio e le insegnanti di pizzica e di yoga Anna Rita De Leo e Nunzia Galizia, ha realizzato un approccio integrato: alla psicoterapia verbale sono state affiancate pratiche corporee, quali danza-movimento, yoga e pizzica, al fine di promuovere la resilienza, favorire la connessione di coppia e supportare un adattamento funzionale alla malattia e ai trattamenti oncologici. Tra gli obiettivi del percorso, il miglioramento dell’assetto psicologico individuale e relazionale, della comunicazione e della qualità di vita complessiva, con una significativa riduzione del rischio psicopatologico.
In un contesto di psicoterapia di gruppo espressivo-supportivo, i partecipanti hanno potuto esplorare, condividere e rielaborare con maggiore consapevolezza i vissuti legati alla malattia.
«La combinazione tra psicoterapia di gruppo e pratiche corporee ha facilitato l’espressione e la regolazione emotiva, rafforzato il legame affettivo e migliorato la comunicazione interpersonale, contribuendo alla riduzione di distress emotivo e all’aumento del benessere psicosociale – ha spiegato la dottoressa Caforio - Questi risultati confermano l’importanza di includere la dimensione relazionale di coppia come risorsa terapeutica nella presa in carico del paziente oncologico».
L’iniziativa, realizzata da maggio a luglio, ha evidenziato come un intervento riabilitativo integrato, centrato sulla coppia, possa influenzare positivamente l’adattamento psicologico alla malattia oncologica.
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui