consorzio di bonifica«Malgrado le risoluzioni del "Garante del Contribuente" ad oggi verifichiamo che non solo non si è provveduto a rimborsare le somme indebitamente riscosse da un gran numero di agricoltori, ma si persevera nell'ingiusta pretesa del tributo "630"».
Non le manda certo a dire il Tavolo Verde di Puglia, che nei giorni scorsi ha inoltrato ai consorzi di bonifica “Terre d'Apulia” e “Stornara e Tara”, oltre che alle massime autorità regionali, una lettera di diffida nella quale si chiede di rimborsare le somme previste per il contributo "630" oltre che di astenersi dal richiedere gli atti di riscossione dei tributi non ancora riscossi.
Il coordinatore e il presidente del Tavolo Verde, rispettivamente Pietro Ricci e Paolo Rubino, firmatari della missiva, hanno spiegato di come i consorzi di bonifica non svolgano sul territorio le funzioni e i servizi loro assegnati e che nonostante ci siano sentenze del "Garante del Contribuente" che confermano tutto ciò, i consorzi continuano a chiedere denaro, a effettuare ingiunzioni di pagamento e a procedere con fermi amministrativi dei mezzi di proprietà degli agricoltori.
Una situazione al limite della tollerabilità che tocca anche il governatore Michele Emiliano, anche nella veste di assessore all'Agricoltura: «Chiediamo - scrivono dal Tavolo Verde - ogni intervento per il ripristino della legalità e della giustizia in un momento difficile per il settore agricolo anche a causa delle reiterate calamità naturali».
Andrea Carbotti
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