
Scene da film questa notte sulle strade del versante occidentale della provincia ionica ed un vero e proprio dispiegamento di forze di carabinieri quello messo in atto tra le provincie di Taranto e Bari e Matera dopo la segnalazione dell'assalto al bancomat ai danni del Banco di Napoli di Palagiano.
Sarebbe stata una telefonata anonima a segnalare la presenza di una ruspa che stava scardinando lo sportello automatico dell'istituto di credito. Subito dopo il commando organizzato con a disposizione, oltre alla ruspa, un'Audi A6 station wagon nera ed un autocarro Iveco su cui avevano caricato il bancomat stava fuggendo verso la provincia di Bari.
la ruspa utilizzata per compiere la "spaccata"
Il servizio antirapina predisposto in questi casi ha messo immediatamente in collegamento le compagnie di Massafra (competente per territorio), Castellaneta, Martina Franca, Manduria, Pisticci, Gioia del Colle ed Altamura in modo da predisporre una cinturazione di tutte le strade.
Le forze dell'ordine si sono subito messe alla ricerca di mezzi e rapinatori intercettati la prima volta sulla Mottola - Noci da un'auto di un istituto di vigilanza. I malviventi, pur di fuggire, hanno lanciato sull'asfalto un vero e proprio manto di chiodi a tre punte, forando così gli pneumatici dei vigilantes. Pochi minuti dopo è stata un'auto dei carabinieri di Gioia ad intercettare nuovamente i mezzi, questa volta però l'Audi A6 è fuggita mentre il conducente dell'Iveco ha abbandonato il mezzo fuggendo nelle campagne vicine.
La refurtiva così è stata interamente recuperata. Il bancomat integro conteneva quasi 140mila euro.
il mezzo utilizzato per trasportare il bancomat
È ora caccia agli uomini da parte degli inquirenti che stanno visionando attentamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell'istituto di credito ma anche degli esercizi commerciali vicini. Ad agire sarebbero state, presumibilmente, almeno 4 persone ma non si esclude che fossero di più. Pare anche che si tratti di professionisti in trasferta nel tarantino, è facile immaginare infatti che si tratti di rapinatori provenienti dal barese.
Federica D'Onghia
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