
Da circa 10 giorni, nell'ospedale di Castellaneta non è possibile eseguire determinati esami radiologici.
A causa della reiterata rottura di pezzi elettronici ormai vetusti, infatti, le apparecchiature di Radiologia sono in funzione solo a mezzo servizio e non riescono a garantire la completa copertura delle prestazioni specialistiche.
Nuova gatta da pelare, quindi, per la direzione sanitaria del San Pio, costretta a far fronte ad un'altra problematica, dopo le ormai famose e chiacchierate questioni legate al risicato numero di medici anestesisti, ortopedici e pediatri.
In soldoni, il quadro attuale è presto detto: alcuni raggi si possono fare, altri invece no. Non è possibile eseguire per esempio esami radiologici a torace e polmoni in due proiezioni; non è possibile sottoporsi completamente a rx della colonna vertebrale.
Se per esempio in questi giorni si registra un accesso al Pronto Soccorso che necessita di indagini radiologiche specifiche al torace, il paziente viene trasferito in ambulanza a Mottola o a Massafra.
L'allarme, lanciato per tempo da medici e tecnici specialisti, pare sia stato raccolto subito dal direttore sanitario Emanuele Tatò, che avrebbe attenzionato i vertici della Asl di Taranto, al fine di risolvere la noia a stretto giro.
La Asl, tramite il suo ufficio stampa, ci ha parlato di situazione sotto controllo, assicurando di aver predisposto un bando di gara al fine di sostituire le vecchie apparecchiature del San Pio con macchinari all'avanguardia e nuovi di zecca.
Impossibile per ora azzardare previsioni circa la loro installazione: per i prossimi giorni, i pazienti che necessiteranno di specifiche indagini radiologiche saranno trasferiti temporaneamente negli ambulatori di Mottola e Massafra.
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