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“Rivoluzione” negli uffici a Palazzo di Città: un sindacato insorge

Il municipio di Castellaneta Il municipio di Castellaneta © Vivi

La “rivoluzione” negli uffici, varata a Palazzo di Città dal sindaco Gianni Di Pippa, non ha evidentemente fatto breccia nei cuori dei dipendenti comunali che oggi, invocando rispetto, riferiscono di essere stati traditi e di avere intenzione di richiedere con urgenza la convocazione delle organizzazioni sindacali territoriali.

Ma andiamo con ordine: il primo cittadino di Castellaneta nei giorni scorsi ha varato una radicale riorganizzazione della struttura amministrativa. Lo ha fatto introducendo il “funzionigramma” (strumento che stabilisce i compiti di ogni settore), riducendo il numero delle aree (da 8 a 6) e accorpando alcuni servizi.

Una riorganizzazione volta a razionalizzare ed efficientare le risorse disponibili, a valorizzare e motivare il personale assegnato, a conseguire un risparmio di spesa, ad applicare nuovi modelli organizzativi e a sviluppare risorse umane e strumentali. Nessun cambiamento punitivo, aveva chiarito Di Pippa, ma solo intenzione di puntare su una macchina organizzativa moderna ed efficiente.

Di parere diametralmente opposto, invece, i dipendenti iscritti a Uil Fpl Taranto (sono circa una ventina), che in una nota stampa hanno chiamato in causa il nuovo sindaco.

«Chiediamo rispetto, una virtù che dovrebbe appartenere ai dirigenti di qualsiasi amministrazione pubblica, in particolare a quelli assegnati alla gestione del personale» si legge. «Al Comune di Castellaneta – prosegue Uil Fpl – si è alternato il direttore d’orchestra ma si continua a suonare sempre la stessa musica stonata».

Poi, un breve excursus delle vicissitudini affrontate negli ultimi anni: «Nel 2022, i dipendenti furono privati del contratto integrativo, si riunirono in assemblea e si decise per la proclamazione dello stato di agitazione. Uno stato di agitazione sospeso unicamente per senso di responsabilità nei confronti dell’avvento della nuova amministrazione.

È trascorso del tempo, ma i dipendenti oggi vivono le stesse condizioni di prima e sono stati derubati di un anno di professionalità per il mancato riconoscimento di un istituto contrattuale. Nutrivano grande fiducia nei confronti del nuovo sindaco, in virtù di un positivo incontro conoscitivo. In quell’occasione Di Pippa si impegnò in un decisivo cambio di passo, consapevole del valore delle risorse umane a sua disposizione.

Quelle aspettative sono state tradite e il segnale negativo – ha proseguito Uil Fpl - si è manifestato con la riorganizzazione di uffici e servizi, inclusa la mobilità dei dipendenti, ignorando che tutto questo è assoggettato ad un  regolamento specifico e prevede il confronto con le organizzazioni sindacali. Intanto – ha concluso Uil Fpl - dagli uffici preposti manca ancora la costituzione del fondo, atto necessario e propedeutico per la contrattazione del 2023 che, di conseguenza, rischia di essere nuovamente esautorata con grave dolo per i dipendenti. Questa volta però non ci sottrarremo ad esporre a tutti gli organi competenti le nostre denunce».

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