
Scuola, territorio, futuro. “Blu Digitale” tiene insieme questi tre elementi, in un percorso che dal capoluogo ionico guarda a prospettive più ampie.
Blu Digitale è il progetto sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale, l’unico in Puglia nell’ambito del bando Polaris, che ha coinvolto un ampio partenariato con lo scopo di realizzare diverse azioni di orientamento innovativo, rivolte a 400 tra studenti e studentesse degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado di Taranto. Durerà 18 mesi, basandosi su un approccio attivo, esperienziale e trasformativo, coltivando un obiettivo semplice, ma ambizioso: aiutare i giovani a orientarsi davvero, offrendo loro l’opportunità di sperimentare sul campo percorsi professionali, tecnologie, strumenti e ambienti reali.
Blu Digitale è stato presentato alla città nella serata del 29 settembre, a Casa Viola, l’ex masseria Solito rinata dopo un’oculata ristrutturazione e riconsegnata alla fruizione pubblica come spazio ideale per raccontare come Taranto sia teatro ideale per ogni genere di innovazione.
Lo ha ribadito anche il vicesindaco di Taranto Mattia Giorno, portando i saluti dell’amministrazione comunale all’iniziativa, ricordando come le opportunità formative per i giovani, soprattutto quelle con un alto grado di innovazione e con un radicamento nelle tradizioni territoriali, possano essere elemento qualificante per decidere di restare.
Blu Digitale, quindi, non è solo uno strumento per scegliere “cosa fare da grandi”, ma per scoprire chi si è e quali strade sono possibili, attraverso laboratori pratici, incontri con esperti, attività sul territorio e progetti creativi.
Il progetto punta a rafforzare le competenze nei settori più strategici del presente e del futuro: digitale, STEM, blue economy, impresa sociale, ricerca scientifica e comunicazione. Nasce a Taranto, in un contesto complesso ma pieno di potenzialità, dove la qualità della vita dei giovani è ancora sotto pressione.
L’evento di presentazione è servito anche a conoscere i partner di progetto e le azioni che metteranno in campo nei prossimi mesi.
Capofila è l’associazione Noi & Voi, con uno sguardo mirato alle fragilità del territorio e all’individuazione dei bisogni, soprattutto dei più giovani. Questa sua peculiarità ha consentito di costruire una rete con diversi soggetti, anche di diversa estrazione, in grado di offrire un ampio ventaglio di opportunità ai fruitori del progetto.
Mangrovie APS si occuperà dello sviluppo delle competenze digitali, anche attraverso la realizzazione di un laboratorio di comunicazione digitale che ruoterà intorno alla produzione di un podcast. Officina Maremosso APS coinvolgerà gli studenti nella realizzazione di una lancia di salvataggio a remi, identica a quelle presenti sulla nave scuola della Marina Militare “Amerigo Vespucci”, alla quale sarà poi donata. Weds srl, start up che opera nel recupero dei gusci dei mitili per trasformarli in materiale per la bio-edilizia e la stampa 3D, mostrerà ai ragazzi come si svolge materialmente il lavoro d’impresa. Il CNR – IRSA, che partecipa con la sua articolazione nazionale, effettuerà una vera e propria campagna di ricerca nel Mar Piccolo, accompagnando i fruitori del progetto nella realizzazione di un “paper”.
Fondamentale, infine, il ruolo delle scuole aderenti alla rete del progetto: l’IISS “Archimede”, l’IISS “Augusto Righi” e il liceo “Vittorino Da Feltre”. Blu Digitale, infatti, avvierà immediatamente la prima fase progettuale proprio con la presenza nelle scuole, finalizzata a sondare le impressioni degli studenti rispetto al loro futuro.
Con obiettivi assolutamente chiari: imparare facendo, non solo ascoltando; contrastare la dispersione scolastica con attività concrete e motivanti; rafforzare le competenze digitali e scientifiche, soprattutto tra le ragazze; creare ponti tra scuola, lavoro e comunità; educare a un uso critico e creativo del digitale; restituire ai giovani una visione positiva del proprio territorio.
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