
La nostalgia ha un grande potere... quello di raccogliere più di 1600 persone in un luogo che, seppur virtuale, riesce a far sentire tutti vicini.
È il fenomeno "Sei di... se", neonato tormentone figlio di Facebook: si comincia con una notifica, poi due, poi 10 e in un attimo il 2014 lascia il posto al passato, a quegli anni che, solo a ripensarci, ti fanno dire "si stava meglio nel passato". Potere della nostalgia appunto.
A metà tra storia e tradizione locale, amarcord e nostalgia canaglia, "Sei di Castellaneta se", pagina creata da Addolarice Mariano, in pochi giorni ha catalizzato l'attenzione e i click di tanti castellanetani che, a colpi di like e di post, hanno riscoperto quella che per tutti è stata "l'età dell'oro" della città del mito. Tra i contenuti che hanno suscitato i ricordi più vividi il "vecchio" comune, la cui vitalità degli anni '80 e '90 ha lasciato il posto alla desolazione di oggi; la centralissima via Roma, teatro degli incontri di due generazioni. Erano i tempi delle comitive sedute alle scale del comune, dei panzerotti inimitabili del bar Margherita, della drogheria Loreto e dell'edicola D'Orazio. I tempi di Michelino e dei suoi panini, della sala giochi di "Fung' russ", dei detti popolari e della rivalità tra Surico e Giovinazzi. I tempi del crollo in viale Verdi, che ci riporta ad oggi e ai giorni del 29esimo anniversario della tragedia.
Questo è tanto altro è nato da una semplice pagina, nata per caso e forse destinata a spegnersi seguendo il classico destino dei tormentoni.
E allora ben venga un po di sano campanilismo e la riscoperta del legame di attaccamento con il proprio paese d'origine, perchè per quanto qualcuno si possa affannare a criticare la propria terra e a giurare di non voler tornare più, quel legame c'è e rimane. Del resto "Sei di Castellaneta se ogni cosa è buona per criticare... anche e soprattutto il tuo paese".
Annabella Fuggiano
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