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Si è spento il presidente Mario Egidio Schinaia

L'avvocato Mario Egidio Schinaia L'avvocato Mario Egidio Schinaia

Castellaneta piange una delle sue personalità più importanti. Stamane, in una clinica privata di Roma, si è spento l'avvocato Mario Egidio Schinaia. Fu presidente del Consiglio di Stato dal 2006 al 2007.

È tornato alla casa del padre all'età di 89 anni. I suoi funerali si sono svolti nel pomeriggio a Roma ma, assicura la famiglia, rientrerà a Castellaneta per un'altra funzione religiosa e, su sua espressa indicazione, per la sepoltura nel cimitero cittadino.

Mario Egidio Schinaia nacque nella città di Valentino il 26 ottobre del 1932.

Dopo aver conseguito in giovanissima età la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti, con d.m. il 31 marzo 1958 fu stato nominato uditore giudiziario, entrando così nella magistratura ordinaria ed svolse le funzioni di pretore sino al 1° settembre 1962, data in cui cessò di appartenere all’ordine giudiziario essendo stato nominato sostituto avvocato dello Stato quale vincitore di concorso. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 marzo 1965 e pari decorrenza fu nominato referendario del Consiglio di Stato, vincitore del relativo concorso per titoli ed esami. Promosso primo referendario nel 1967 conseguì la nomina a consigliere di Stato con decorrenza il 24 marzo del 1969.

Nel 1981 fu nominato presidente di sezione del Consiglio di Stato e in tale qualità è stato presidente del TAR della Lombardia, del TAR dell’Abruzzo e del Consiglio di Giustizia Amministrativa della regione siciliana per oltre un quinquennio. Dal 1991 sino al mese di settembre 2001 è stato presidente del tribunale amministrativo della Regione Lazio e dall’ottobre successivo è rientrato nel Consiglio di Stato, assumendo la presidenza della Sesta Sezione. Con decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 2004 e decorrenza 30 aprile dello stesso anno è stato nominato presidente aggiunto del Consiglio di Stato, primo nella storia della giustizia amministrativa.

A decorrere dal 30 dicembre 2006 fu nominato presidente del Consiglio di Stato, incarico ricoperto fino al 26 ottobre 2007. Il presidente Schinaia è stato capo dell’Ufficio legislativo e Capo di Gabinetto del Ministero delle Regioni e del Bilancio e della Programmazione Economica, impegnandosi personalmente per la predisposizione del d. lgs. N.616 del 1977 sul trasferimento di funzioni dallo Stato alle Regioni. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dal 1994 fu nominato presidente della commissione interministeriale per la predisposizione, delle intese tra lo Stato e le confessioni religiose non cattoliche e durante l’assolvimento di tale incarico, durato un quadriennio a seguito di rinnovi successivi, sono state stipulate la maggior parte delle vigenti intese. In particolare, sin dal 1962, sia nella pratica professionale che nell’impegno teorico si è dedicato anche al diritto tributario, come risulta dagli incarichi di seguito.

Nel 1979, su designazione del consiglio di Stato, fu nominato componente della Commissione Tributaria centrale con funzioni di presidente di una sezione. Dal 1979 al 1981 è stato capo di gabinetto del Ministro delle Finanze (Franco Reviglio) entrando così nel vivo dei problemi emergenti del diritto tributario. In base alla sua riconosciuta competenza i ministri delle Finanze successivi lo hanno nominato nel 1991 presidente del comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria ed in tale carica fu confermato per quasi un decennio sino alla soppressione dell’organo; nel 1992 presidente del consiglio superiore delle Finanze fu confermato in tale carica con successivi decreti del 26 giugno 1995 2 del 20 giugno 1998; nello stesso anno 1992 fu nominato coordinatore della commissione ministeriale per la revisione della disciplina del contenzioso tributario, portando a termine l’incarico con la predisposizione dei testi dei decreti legislativi nn 545 e 546 del 1992 che hanno riformato sia l’ordinamento degli organi speciali di giurisdizione tributaria sia il processo tributario; con successivi decreti ministeriali del 27 febbraio e del 29 aprile 1995 fu nominato presidente della commissione istituita per l’approfondimento delle problematiche processuali e organizzative ai fini della reale operatività degli organi del contenzioso, portando a termine l’incarico; nel 1993 il ministro delle Finanze (Franco Gallo) lo nominò suo consigliere giuridico; nel 1998 fu nominato presidente del comitato consultivo per l’applicazione delle norme antielusive. In data 13 settembre 2005 fu nominato presidente della commissione tributaria centrale.

Oltre a svolgere gli incarichi sopra indicati ha anche insegnato diritto pubblico come professore a contratto presso l’Università La Sapienza di Roma nonché presso la scuola superiore della pubblica amministrazione ed è stato autore di numerosi saggi di diritto amministrativo sostanziale e processuale, con particolare riferimento alle autorità amministrative indipendenti.

Tantissimi i premi a lui conferiti: nel 1999 dalla Fondazione Nuove Proposte gli fu conferito il premio “Giuseppe Chiarelli”; nel 2003 il premio “Gifuni”; nel 2004 il premio “Sorrentino”, quale personalità che si distinse nel settore del diritto amministrativo e nello stesso anno, per la sezione diritto, il premio internazionale “Arpino Cicerone”.

Infine, nel 2017 Castellaneta volle onorarlo con il Premio Spina. Adesso lo aspetta per un ultimo saluto che si terrà venerdì 10 giugno, alle 10:30, nel convento di San Francesco d'Assisi.

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