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Taranto, in un convegno le novità in materia di diagnosi e prevenzione delle patologie polmonari

Foto del convegno Foto del convegno

Prevenzione e diagnosi delle patologie polmonari. Se n’è discusso, nei giorni scorsi, durante un congresso a tema, che ha visto come presidente e organizzatore il dottor Alfredo Scoditti, responsabile del reparto di Pneumologia presso la Casa di Cura “San Camillo” di Taranto.

Le malattie respiratorie rappresentano, comprendendo il cancro del polmone, la seconda causa di morte a livello mondiale. La sola broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) sarà, già nel 2020, la terza causa di morte nel mondo. Ad oggi, già 80 milioni di persone ne sono affette.

«In Italia, poi – ha spiegato il dottor Scoditti – colpisce il 7% della popolazione e il 5% è affetto da asma bronchiale. Senza dimenticare le problematiche neoplastiche. La terapia è importante, ma diventa ancora più essenziale, soprattutto in realtà industriali come Taranto, fare diagnosi precoce e prevenzione. Di qui, l’importanza di questo convegno, organizzato affinchè i medici che vi partecipano siano aggiornati su quelli che sono i sintomi di tali patologie, i nuovi approcci diagnostici e terapeutici».

Al dottor Stefano Nardini, presidente Sip (Società Italiana di Pneumologia), il compito di approfondire le principali malattie infettive dell’apparato respiratorio: bronchiti e polmoniti che sono causa frequente di ospedalizzazione, ma anche di morte. Peraltro – ha spiegato - nel tempo è cambiato l’approccio terapeutico a queste patologie, perché oggi prevale la patologia di tipo cronico».

Ecco il valore del ruolo dello pneumologo che, come spiegato dal professor Emilio Marangio (Malattie Respiratorie Università di Parma) «Ha acquisito importanza nell’ambito della medicina interna, appropriandosi di diverse metodiche importanti come la ventilazione meccanica o l’ossigenoterapia. Da fisiologo qual era ai tempi della tubercolosi ha assunto un ruolo a tutto tondo per tutto ciò che riguarda l’apparato respiratorio».

Il professor Onofrio Resta (direttore cattedra Malattie Respiratorie Università di Bari) ha rimarcato come in Puglia «Esistono siti fortemente inquinati con elevata concentrazione di sostanze nocive tossiche o a effetto cancerogeno in cui l’incidenza delle patologie respiratorie è alta. Tra questi, purtroppo, figura la città di Taranto. Se in Puglia, su un campione di circa 3mila persone, quelle affette da malattie respiratorie (asma e Bpco) sono pari al 10 - 12%, a Taranto il 50 – 56% della popolazione ha problemi relativi alle vie aeree: tosse, catarro e affanno».

Ecco spiegata anche la strategicità e la necessità di organizzare un convegno su tali problematiche proprio a Taranto, come rimarcato dal dottor Cosimo Nume (presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Taranto) e dal dottor Stefano Rossi (direttore generale Asl Taranto): «L’aggiornamento continuo – ha spiegato quest’ultimo – serve alla sanità pubblica come a quella privata convinti, come siamo, che solo se si integrano si possono creare le giuste condizioni per dare una risposta efficace alla popolazione».

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