Gianni Di Pippa, sindaco di Castellaneta
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La presenza di un topolino nel plesso centrale dell'istituto comprensivo "Pascoli-Giovinazzi-Surico" e il successivo intervento di una ditta specializzata alla derattizzazione degli ambienti ha indotto il dirigente scolastico Angelica Molfetta a sospendere le lezioni per l'intera giornata odierna. La decisione però è stata duramente contestata dal sindaco di Castellaneta Gianni Di Pippa.
Con una nota ufficiale, infatti, il primo cittadino ha precisato: «La circolare emanata dal dirigente (quella che ha decretato la chiusura della scuola ndr) è priva di fondamento sia in fatto che in diritto.
In fatto: l’episodio che ha dato origine al provvedimento consiste nella segnalazione della presenza di un singolo ratto di piccole dimensioni, e non di un’infestazione o di una situazione di emergenza sanitaria.
A seguito di tale segnalazione pervenuta nel tardo pomeriggio di ieri, l’amministrazione è intervenuta tempestivamente, incaricando una ditta specializzata che, alle 7:30 di questa mattina, ha provveduto al posizionamento delle trappole e all’esecuzione delle operazioni previste dai protocolli. Si tratta di interventi ordinari di manutenzione e controllo, gestiti con professionalità e senza alcun allarmismo.
In diritto: le funzioni del dirigente scolastico sono disciplinate principalmente da un decreto legislativo che attribuisce al medesimo la gestione unitaria dell’istituzione scolastica, il coordinamento del personale e la rappresentanza dell’istituto. Nel caso in esame, la dirigente avrebbe dovuto semplicemente segnalare l’evento all’amministrazione comunale competente, che infatti è prontamente intervenuta.
La circolare n. 84 risulta pertanto illegittima, rientrando nel novero degli atti interni privi di efficacia provvedimentale. Decisioni di tale rilievo, soprattutto quando incidono sulla continuità del servizio scolastico e sulla vita delle famiglie, non possono essere adottate unilateralmente da soggetti privi di competenza. Al contrario, ogni valutazione di natura igienico-sanitaria va riferita all’amministrazione comunale, con la quale si condividono le misure da adottare.
La competenza a emettere ordinanze di chiusura dei plessi scolastici per motivi igienico-sanitari spetta esclusivamente al sindaco, quale autorità sanitaria locale. L’emissione di un provvedimento improprio ha inoltre determinato un inopportuno procurato allarme.
Si respinge con fermezza anche il tentativo di strumentalizzazione politica dell’accaduto da parte di alcuni candidati al consiglio regionale, che stanno speculando su un episodio ordinario per meri fini elettorali. La scuola non può e non deve diventare terreno di sciacallaggio, né palcoscenico per passerelle di convenienza.
L’amministrazione continuerà a garantire tutela della salute pubblica, continuità del servizio scolastico e interventi tecnici puntuali, nel rispetto della legge e della comunità».
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