
Cinquanta firme circa per chiedere formalmente di rivedere il sistema di pagamento adottato dal Comune di Castellaneta, rimuovendo eventuali disparità di trattamento tra studenti.
La richiesta è stata protocollata in municipio lo scorso 3 ottobre dai genitori degli alunni del plesso scolastico De Amicis di Castellaneta Marina.

Questi ultimi, attesi 15 giorni senza ricevere risposta, oggi si rivolgono alla stampa con la speranza di accendere i riflettori sulla vicenda. Ma andiamo con ordine: con la delibera numero 53 del 28 luglio scorso, la giunta Di Pippa aveva fissato le tariffe a carico degli utenti per il servizio autobus in ambito locale (dalle campagne e da diversi punti di Castellaneta Marina all’ingresso del plesso scolastico).
Una tariffa che oscilla in base alla dichiarazione Isee familiare e alla distanza della scuola De Amicis dall’abitazione degli alunni.
«Non possiamo acquistare biglietti giornalieri o abbonamenti settimanali e siamo costretti a pagare il mensile che copre anche i giorni in cui la scuola e chiusa» hanno ribadito i genitori, rendendo nota la vera beffa: «Il periodo indicato per l’abbonamento è di 9 mesi ma gli alunni frequentano la scuola per meno di 8 mesi e nei giorni di chiusura della scuola il servizio non è in funzione».
I cinquanta genitori, inoltre, hanno elencato le differenze tra il servizio di trasporto scolastico predisposto dal Comune e quello offerto da Ctp e che è rivolto agli studenti che da Castellaneta Marina si recano negli istituti di scuola secondaria di secondo grado: «Per chi fruisce del servizio Ctp, fino al sedicesimo anno di età, l’abbonamento è gratuito e nei giorni di chiusura delle scuole il servizio resta attivo.
Gli abbonamenti Ctp, inoltre, vengono concessi a tutti gli studenti indipendentemente dall’Isee familiare». I genitori, ricordando che la sede della scuola è situata in una zona periferica di Castellaneta Marina (nel tratto più pericoloso di viale dei Pini) non raggiungibile a piedi, hanno inoltre aggiunto ulteriori dettagli: «il servizio scuolabus prevede il pagamento anche da parte degli alunni della scuola dell'infanzia senza garantire loro la continuità del servizio in caso di orari differenziati rispetto alla scuola primaria e secondaria di primo grado.
Parliamo di una scuola primaria con classi a tempo pieno: le famiglie, già sottoposte ad una crisi generale, devono pertanto affrontare il costo del servizio scuolabus in aggiunta al costo della mensa, che ha visto un aumento rispetto agli anni scorsi».
Per i genitori di Castellaneta Marina, quindi, la delibera di giunta e la successiva delibera di consiglio comunale in sede di bilancio non rispetterebbe i criteri di imparzialità tra famiglie: «Favorisce l’allontanamento dall’unico plesso di Castellaneta Marina. Non abbiamo scritto solo al sindaco ma anche alla giunta e all’intero consiglio comunale. Restiamo in attesa di una risposta».
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