
La FP CGIL Taranto denuncia una nuova emergenza nell’ufficio anagrafe del Comune di Mottola, frutto – secondo il sindacato – di scelte organizzative «incomprensibili e punitive» da parte dell’amministrazione. A poche settimane dall’approvazione del Piano integrato attività e organizzazione (Piao), sarebbero già evidenti ripercussioni negative sui servizi ai cittadini.
Il segretario aziendale della FP CGIL, Mimmo Matarrese, ricorda come il sindacato avesse già segnalato i rischi di un’impostazione che non valorizza l’esperienza di lavoratori con oltre venticinque anni di servizio, negando anche gli avanzamenti previsti dal contratto nazionale. La segretaria provinciale Grazia Albano sottolinea che i servizi demografici erano tra i settori più esposti e che oggi a pagare le conseguenze sarebbero «sia i cittadini sia i dipendenti».
Al centro delle critiche, l’assunzione del 28 dicembre 2024 di un istruttore contabile, destinato all’ufficio anagrafe, che ha rassegnato le dimissioni pochi mesi dopo per un impiego più vicino a casa. Una nuova unità è attesa nei prossimi giorni, ma nel frattempo l’ufficio resta in difficoltà.
Il sindacato ricorda anche il caso del 30 gennaio 2025, quando un dipendente dell’anagrafe, sindacalista, fu trasferito ai servizi cimiteriali. Secondo il segretario generale Cosimo Sardelli, quella decisione sarebbe stata punitiva e non motivata da esigenze di servizio: «Servivano almeno due nuove figure al cimitero, per garantire turni e ferie agli operatori già in organico, che accumulano circa quattrocento giorni di ferie arretrate».
Per Matarrese, l’attuale situazione è «l’epilogo di un disastro annunciato» e dimostrerebbe che «le scelte organizzative del Comune seguono logiche incomprensibili». La FP CGIL ribadisce di voler proseguire nella battaglia «nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini».
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