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Violenza sessuale a Ginosa? Un uomo ora è nei guai

Carabinieri di Ginosa Carabinieri di Ginosa

È finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale e tentata violenza sessuale un 42enne originario della Costa D’Avorio.

Nella notte tra venerdì e sabato sono stati i carabinieri della stazione di Ginosa ad arrestarlo e a condurlo nell’istituto penitenziario ionico su disposizione del pubblico ministero di turno Rosalba Lopalco. Secondo le poche indiscrezioni trapelate, l’uomo, da anni domiciliato nella cittadina della provincia ionica, avrebbe abusato di una donna in una struttura situata in via Roma: si tratta dell’edificio che i ginosini chiamano comunemente «ex Enel» e che fino da qualche tempo è stato adibito a centro di accoglienza per extracomunitari.

Attualmente al suo interno vengono accolti cittadini stranieri che svolgono il lavoro di bracciante agricolo nei campi: donne e uomini che insomma faticano nelle campagne tra la Puglia e la Basdilicata.

Quella notte, tuttavia, sarebbe successo anche altro. L’aggressione ai danni della vittima, che avrebbe chiesto aiuto ad altri ospiti della struttura, ha generato infatti anche una lite furibonda tra numerosi cittadini extracomunitari: botte da orbi interrotte esclusivamente dall’intervento dei militari dell’Arma che, una volta giunti sul posto, sono riusciti con fatica a riportare la situazione alla calma e non senza difficoltà a ricostruire quanto accaduto.

Sono stati gli stessi investigatori a chiamare un’ambulanza per traferire i due protagonisti della vicenda al Pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Castellaneta. La donna, che stando a quanto si è appreso, avrebbe denunciato agli inquirenti violenze subite in almeno due diversi episodi (che quindi hanno spinto il magistrato inquirente a contestare a formulare due diverse imputazioni), è stata presa in cura dal personale del reparto di Ginecologia-Ostetricia.

Anche l’indagato, come detto, ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici per via di ferite causate da alcune bastonate ricevute in varie parti del corpo durante la colluttazione con coloro che erano intervenuti a difesa della donna. Poco dopo l’intervento del personale sanitario, però, l’uomo è stato prima condotto in caserma, per le formalità di rito, e poi per lui si sono aperte le porte della cella.

L’udienza di convalida del fermo è già stata fissata per domani mattina, alle 9:30, dinanzi al giudice per le indagini preliminari Anna Lucia Zaurito: il 42enne, accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Domenico Cantore, potrà decidere se rispondere alle domande del magistrato e fornire dichiarazioni per raccontare la sua versione dei fatti oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. Poi toccherà al giudice decidere se confermare o meno la detenzione in carcere.

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