Si era già addormentato quando, ormai privo di sensi, i familiari hanno constatato che aveva smesso di respirare autonomamente.
Poteva essere già segnato il destino per un 60enne di Mottola che, nella notte tra il 3 e il 4 settembre scorso, è stato colpito da un arresto cardiaco intorno all’una di notte, dal quale si è provvidenzialmente salvato grazie a un intervento tempestivo del 118.
I soccorsi, guidati dalla dottoressa Ada Cazzarò, sono intervenuti in pochi minuti nell'abitazione del malcapitato, un ragioniere, al quale è stato subito praticato un ciclo di massaggio cardiaco.
Dopodiché, i soccorritori hanno defibrillato il cuore dell'uomo e, con una terapia, sono riusciti a farlo ripartire. Immediato, anche il trasferimento al reparto di rianimazione dell'ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto, dal quale l'uomo non è stato ancora dimesso.
Le sue condizioni sono ora stabili, nonostante non si sia sottoposto ad alcun intervento, ma è certo che, se a bordo dell'ambulanza non ci fosse stato un medico, le speranze di sopravvivere, per il ragioniere, sarebbero state davvero contate.
Andrea Carbotti
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