news ed eventi CIA

Castellaneta, M5S su impianto riuso acque reflue: “Realizzato da anni ma abbandonato"

Il consigliere regionale Marco Galante Il consigliere regionale Marco Galante

“Prima di erogare un ulteriore contributo di 1.900.000 euro per la rifunzionalizzazione dell’impianto per il riutilizzo delle acque reflue urbane depurate situato nel Comune di Castellaneta, costato oltre 2 milioni e mezzo di euro e mai entrato in funzione per l’incuria dell’amministrazione comunale, la Regione ci dica quali azioni intende adottare per recuperare il credito di 2.100.000 che vanta da sette anni nei confronti del Comune”.

È quanto chiedono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi e Marco Galante in un’interrogazione indirizzata all’assessore con delega alle risorse idriche, Giovanni Giannini.
“Lo stato di abbandono e di incuria in cui versa l’impianto è stato accertato tramite verifiche e sopralluoghi da parte degli uffici regionali competenti e - continuano i pentastellati - due sentenze concordanti hanno condannato il Comune a restituire le ingenti risorse pubbliche sperperate visto l’attuale stato di abbandono dell’impianto che, realizzato e regolarmente collaudato, non è mai entrato in funzione. Purtroppo, questo non è il solo caso nel comune di Castellaneta, visto che risulta tuttora abbandonato un centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, anche questo realizzato, collaudato e mai entrato in funzione, nonostante un finanziamento pubblico di quasi 2.000.000 di euro. Due opere che sono costate in tutto quasi 4 milioni e mezzo di euro alla collettività per non essere mai usate. Capiamo le difficoltà che avrebbe il Comune a restituire oltre 2 milioni di euro alla Regione, ma non si possono continuare a ricevere contributi pubblici per opere che poi vengono irresponsabilmente abbandonate.”

La vicenda risale alla fine degli anni 90, quando il comune di Castellaneta ricevette un contributo, per la realizzazione di un impianto per il riuso di acque reflue, per un importo complessivo pari a euro 2.559.221,96 di cui euro 2.175.338,67 a carico di Regione, Stato e UE, ed euro 383.883,29 quale co-finanziamento a carico del Comune. Gli uffici regionali preposti al controllo ne hanno documentato lo stato di abbandono, chiedendone ripetutamente conto al Comune, senza mai ricevere risposte, anche quando è stata notificata la revoca del contributo e la richiesta di restituzione del finanziamento. All’ingiunzione di pagamento è seguito un lungo processo conclusosi con la condanna in appello del Comune a restituire il finanziamento.

“Crediamo - sostengono i pentastellati - che a tutela del credito che la Regione vanta nel confronti del Comune di Castellaneta, si debba sospendere l’iter di erogazione del nuovo finanziamento di circa 1.900.000 euro per la rifunzionalizzazione dell’impianto. La necessità di finanziare interventi di aggiornamento tecnologico o potenziamento è stata giustificata dall’assessore in considerazione della esistenza sul territorio regionale di una serie di impianti di affinamento a suo tempo realizzati con fondi comunitari e per cause di vario tipo mai entrati in esercizio. A questo punto, chiediamo anche di avere copia della documentazione da cui si evinca il numero e lo stato di questi impianti mai entrati in esercizio e abbandonati, anche al fine di - concludono Trevisi e Galante - verificare situazioni che potrebbero configurare ipotesi di spreco di risorse pubbliche”./comunicato

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - gio 18 aprile

Torna puntuale l'appello alla donazione del gruppo Fratres donatori di sangue ...

La Redazione - ven 19 aprile

Figurano anche Ginosa, Laterza, Mottola e Castellaneta tra i comuni pugliesi obbligati ...

La Redazione - gio 18 aprile

Il deputato di Forza Italia Vito De Palma ha indirizzato una nota urgente ...