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Ripartire dal basso: tra dubbi ed incertezze a Mottola rinasce il calcio

Il logo dell Il logo dell'Asd Real Mottola

Nonostante una nuova squadra che, dopo due stagioni di stop, ha cambiato nome, interpreti e soprattutto è stata costretta a ripartire dal basso, a Mottola il calcio è e rimarrà una fede.
Prima i tempi d'oro di Tonino Chiappara e i sogni di Legrottaglie, poi qualche stagione in bilico tra promozione e Prima Categoria, e infine uno stadio deserto e i tifosi senza squadra per due stagioni.

Tutto questo prima del Real Mottola, la nuova associazione sportiva dilettantistica, iscritta da qualche mese all'ultima serie del calcio: il campionato regionale di Terza Categoria. Una realtà che, tra mille incertezze, terrà viva e riproporrà una tradizione sportiva che parte da lontano, da quando le gare si disputavano nell'attuale villa comunale.

Nato ad agosto coi migliori propositi, il Real Mottola ha allestito un organico di tutto rispetto: i più giovani hanno 16 anni, altri hanno giocato addirittura in Prima Categoria. Tutti, nessuno escluso, reclutati in questi mesi da dirigenti e allenatore che, almeno all'apparenza, sono stati portavoce di un progetto solido e di ampio respiro.

Ma non è andata proprio cosi. Secondo quanto si apprende dai calciatori, infatti, da un paio di settimane la situazione societaria sarebbe molto incerta, e le sorti del club, anziché decollare, avvolte in un cono d'ombra. Il peso della gestione è infatti piombato sugli stessi calciatori che, tanto per dirne qualcuna, hanno acquistato le divise gialloblù di tasca propria, giocano da agosto con soli tre palloni e non sanno più come fronteggiare le spese.

Ma un gruppo appassionati li ha già affiancati: sono quindici e volenterosi, c'è anche qualche vecchio dirigente del Mottola United, ultima gloria calcistica del recente passato. Il loro obiettivo è di reperire una somma ingente per saldare l'ultima rata d'iscrizione al campionato. Di questo parleremo anche nei prossimi giorni, quando il nuovo direttivo scioglierà le riserve.

Un pasticciaccio calcistico, che da via Merulana arriva a Mottola, e a farne le spese è ancora una volta il calcio. Ma il Real non demorde e, dopo due giornate di campionato, la squadra non è niente male: tre punti assicurati nel derby casalingo, stravinto 5-1 coi rivali del Palagianello.

Tuttavia, se l'iscrizione non dovesse andare a buon fine, i ragazzi sarebbero costretti a dire addio al sogno e alla magia del pallone che, appena tre mesi fa, ha permesso si radunassero sul verde dello stadio "Chiappara". Tutta la città attende gli sviluppi col fiato sospeso e, intanto, prova a godersi le prodezze sportive di una formazione la cui volontà vince su tutti, in campo e fuori.

Andrea Carbotti

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