
A margine della notizia circa lo sfortunato diciassettenne colpito da meningite, abbiamo sentito il primario del pronto soccorso dell'Ospedale di Castellaneta, Dott.Mario Cetera e il Dott. Annibale Cassano, medico di turno al pronto soccorso la mattina in cui è arrivato il ragazzo.
Il primario conferma che l'Università di Bari ha dichiarato il caso come effettiva meningite e aggiunge che il ragazzo, ricoverato all'Ospedale di Taranto, è fuori pericolo e osserverà ora il periodo di cure necessario ad una completa guarigione. Il pronto soccorso di Castellaneta ha operato in maniera efficiente sin da subito, diagnosticando il sospetto caso di meningite batterica.
Il Dott. Cassano chiarisce che il ragazzo è arrivato al pronto soccorso di Castellaneta accusando dolori alle gambe e in special modo alla caviglia; il ragazzo non mostrava ancora i segni conclamati della meningite fatta eccezione per la presenza di soffusioni emorragiche dovute a capillari rotti sulle gambe; dopo i raggi e la successiva visita ortopedica che ha escluso la presenza di malattie di tipo reumatico, e, dopo aver escluso l'eventuale reazione allergica a qualche antibiotico, la situazione è peggiorata progressivamente portando il ragazzo in uno stato soporoso.
A quel punto, dopo gli esami specifici per capire se l'infezione fosse di tipo virale o batterico, e previo consulto dell'anestesista e del medico esperto in malattie infettive, il ragazzo è stato trasportato alle ore 16:00 all'Ospedale di Taranto, accompagnato da un medico e un infermiere.
Nel suddetto Ospedale i medici hanno potuto confermare la diagnosi di uscita trasmessa dal Pronto Soccorso di Castellaneta: sospetta meningite da meningococco batterico, automaticamente seguita dalla denuncia all'Ufficio di Igiene.
I casi di meningite generano, non di rado, una psicosi collettiva che spesso porta tutti i coloro che temono di essere stati potenzialmente contagiati ad affollare pronto soccorso e medici.
A questo proposito il Dott.Cassano necessita di sottolineare che la profilassi riguardo questo tipo di malattia deve interessare esclusivamente chi è stato a stretto contatto (meno di un metro) con il ragazzo e per un tempo complessivo di almeno 2 ore.
Tutti possono intervenire ed in modo semplicissimo: basta assumere una compressa e mezza di ciproxin 500 (farmarco mutuabile).
Annabella Fuggiano
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